Mercedes-Benz GLE 300d – Short Test Drive

Con la V167 siamo alla quarta generazione di quello che nel 1997 fu il primo SUV prodotto dalla Casa di Stoccarda che, per enfatizzarne l’attesa, fece impiegare uno dei primi esemplari della W163 (sigla di progetto di allora) nelle riprese del film di Steven Spielberg Il mondo perduto – Jurassic Park, uscito nella sale proprio nel 1997 e rivelatosi un successo planetario come altri film firmati dal celebre regista statunitense.
La vettura definitiva debuttò nell’autunno del 1997 per il solo mercato statunitense, mentre in Europa è arrivata solo nei primi mesi dell’anno successivo, il nome scelto fu Classe M anche se poi venne subito modificato in ML.
Tutte le generazioni compresa l’ultima V167, vengono assemblate presso lo stabilimento di Tuscaloosa (Alabama) negli USA.

Oggi ci troviamo davanti alla nuova GLE che, rispetto al modello precedente di nuovo ha davvero tutto ad eccezione del nome e dell’ormai famoso cambio automatico 9G-Tronic.
La vettura appare grande, muscolosa e abbastanza imponente tuttavia la linea è molto dinamica specialmente sulla versione Premium caratterizzata dallo styling esterno AMG, l’esemplare oggetto di questa prova monta inoltre i grandi cerchi cerchi da 21″ (optional) con larghi pneumatici 275/45 anteriori e 315/40 posteriori che enfatizzano ulterioremente questa muscolosità.
Le dimensioni sono cresciute in tutte le direzioni, 80 mm in lunghezza e ben 100 mm in larghezza, nonostante tutto il CX è pari a 0,31 un valore ancora una volta per Mercedes-Benz record mondiale nella categoria SUV.
La carrozzeria è completamente in alluminio così come tutti gli elementi che compongono le sospensioni, questo ha permesso di risparmiare ben 150 kg.

Appena salito a bordo mi rendo conto immediatamente che l’incremento delle dimensioni è andato a tutto vantaggio dello spazio per gli occupanti, soprattutto per quelli posteriori che hanno a disposizione 80 mm in più per le gambe, c’è ampia libertà di movimento in tutte le direzioni, risalta immediatamente la plancia che sfoggia un design molto originale con le bocchette di aerazione rettangolari e non più circolari come da tempo eravamo abituati a vedere, su tutto primeggia il grande wide screen cockpit costituito da due monitor da 12,3″ ad alta risoluzione, quello centrale è di tipo touch, non poteva mancare l’intelligenza artificiale MBUX che ha debuttato sulla Classe A e che verrà man mano introdotta su tutti i futuri modelli.
Molto bello a mio giudizio il tunnel centrale caratterizzato da una sorta di doppia maniglia (molto comoda per il passeggero sia nella guida on-road che off-road) dal design simil trapezoidale che al buio diventa ancor più scenografica poichè viene “disegnata” dall’optoconduttore delle luci soffuse disponibili in 64 colori.

Regolato il sedile e trovata agevolmente la posizione corretta, è il momento di partire, arrivano puntuali le conferme di questo OM654 sul fronte della silenziosità anche a freddo, non si avverte inoltre la minima vibrazione.
Anche a bordo la nuova GLE trasmette immediatamente impressione di muscolosità, ci si sente protetti appena si avverte il tonfo convincente chiudendo la porta, mi metto in marcia ad andatura regolare per far riscaldare il motore quindi mantenendo la modalità C che si presenta di default, non tardo a rendermi conto dell’elevato confort grazie alle sospensioni Airmatic che filtrano e neutralizzano ogni asperità, da segnalare che i cerchi sono da 21″ con larghi pneumatici di tipo runflat quindi il risultato acquisisce doppia rilevanza, il cambio lavora ma sembra non esistere, non esagero a dire che a livello di confort la GLE si avvicina molto alla Classe S, intanto comincio ad avvertire un pò troppo caldo, mi accorgo che la temperaturalato guida è impostata a 23°C, è sufficiente chiedere alla sempre disponibile signorina MBUX di impostare la temperatura desiderata e lei prontamente esegue.


Le doti di tassista della GLE emergono subito, penso che con questa vettura si possano percorrere anche 1000 km tutti d’un fiato senza nemmeno accorgersene magari con l’ausilio del pacchetto di assistenza alla guida, è davvero un piacere viaggiare a bordo di questo suvvone, il silenzio regna sempre sovrano, non si percepisce alcun fruscio aerodinamico nemmeno alle alte velocità, sono solo gli pneumatici a farsi sentire un pò ma questo è da imputare alla loro larghezza e alla struttura runflat e comunque ribadisco che succede solo ad alta velocità.

Ovviamente non poteva mancare il consueto circuito misto/veloce, vado quindi a selezionare la modalità S (qui la modalità S+ è presente solo sulle versioni AMG) con la risposta del motore che pur diventando più cattiva, conferma come immaginavo, che non è questo il motore giusto se si cercano le prestazioni, il 2 litri con sovralimentazioni bistadio spinge senz’altro benissimo dando davvero il massimo quando si affonda tutto, arrivando persino a quota 4800 giri (la più alta che abbia mai visto con questo motore) l’incremento di velocità avviene abbastanza rapidamente e cosa importante, senza mai alzare la voce ma il peso di 2300 kg si sente tutto pertanto ribadisco, per chi avesse velleità prestazionali, di scegliere il 350d o meglio ancora il 400d oppure una versione EQ Boost 6 cilindri in linea a benzina.
Il pianale anch’ esso completamente rinnovato, porta all’esordo la nuova piattaforma MHA (Modular High Architecture) molto rigido consente una guidabilità di alto livello e lascia intendere quanto sarà performante questo SUV quando tra pochi mesi arriveranno le versioni AMG 63 e 63S.
Il comparto sospensioni prevede un asse a doppi bracci trasversali con bracci oscillanti superiori montati in posizione rialzata ed è stato modificato completamente rispetto al modello precedente, garantendo una taratura che non diventa mai troppo rigida nemmeno in modalità S tant’è che forzando l’andatura la GLE produce sempre un certo rollio, ma confermo l’impostazione comunque a base turistica della vettura, certo mi piacerebbe molto provare una vettura dotata del rivoluzionario E-Active Body Control che per funzionare si base su una rete a 48V avvalendosi di un compressore per ogni singola ruota, questo sistema brevettato da Mercedes-Benz è in grado di neutralizzare completamente rollio e beccheggio e grazie al Road Surface Scan, una telecamera stereoscopica legge la superficie del manto stradale 10 metri davanti alla vettura e adatta in tempo reale il grado di smorzamento per ogni singola ruota, questa meraviglia tecnologica però ha il costo di €11000.
Lo sterzo è preciso anche se lo avrei preferito più diretto, per quanto riguarda il cambio non è necessario aggiungere ulteriori commenti rispetto alle mie precedenti recensioni.
I 4 grandi dischi (per le versioni più potenti sono ancora più grandi) ventilati con quelli anteriori forati, riescono sempre a tenere testa alla notevole stazza anche dopo diverse frenate energiche in sequenza, il pedale fà quel mezzo centimetro in più di corsa a vuoto senza pregiudicare l’efficacia generale, è solo una questione di feeling.

 

In conclusione, tirando le somme la GLE è una di quelle Mercedes che dispiace restituire, si viaggia sempre molto piacevolmente, ci si sente sicuri e coccolati ed un motore “davvero all’altezza” (sia diesel che benzina) non può che rappresentare un plus ed esaltare questo SUV veramente ben riuscito.

Ringrazio la StarEmilia filiale di Ferrara ed Enrico Negri Direttore delle Vendite, per aver reso disponibili le vetture.

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