F Cell World Drive torna in Europa

Dopo un viaggio di 9.000 km attraverso Cina e Kazakistan e circa 25.000 km totali ad emissioni zero alle spalle, il 15 maggio 2011 le tre vetture a celle combustibili varcheranno l’ultimo confine continentale del tour: giunta al 107° giorno, F-CELL World Drive entrerà in Russia e toccherà le città di Chelyabinsk ed Ufa, facendo poi ritorno sul territorio europeo dopo aver attraversato anche l’ultimo continente del viaggio: l’Asia. Negli ultimi 5.000 km i partecipanti dovranno affrontare ancora 5 Paesi, fino all’arrivo a Stoccarda il 1° giugno dopo un tour di 125 giorni. 
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F-Cell World Drive: Incidente ad una Classe B

Mercedes-Benz B-Class F-Cell incidenteUna delle Classi B Fuel Cell dell’F-Cell World Drive è stata coinvolta in un incidente che ne ha danneggiato la ruota posteriore sinistra fermandola durante una sua tappa. Dopo 23mila km di strada ad emissioni zero la Classe B F Cell numero 3 non è stata più un grado di continuare il suo viaggio. Per fortuna tutti gli occupanti dell’auto ne sono usciti senza nessuna ferita. Non ci sono ancora comunicazioni ufficiali sull’accaduto ma l’auto è stata prontamente riparata nella notte in un’officina del luogo ed ora è tornata con le altre 2 Classi B a continuare il giro del mondo per tornare a Stoccarda. Leggi il resto »

Classe B F Cell

Il viaggio è finito, ieri sono rientrato in Italia. L’esperienza è stata a dir poco fantastica in quanto non ho visitato l’America ma l’ho vissuta.

Premessa:  “Non a caso mi sono preso il mio tempo (tanto, lo so me lo avete detto in molti) prima di iniziare a parlarvi della Classe B Fuel Cell. Ho deciso, già prima di partire, che non avrei parlato della macchina prima del mio ritorno. Il mio lavoro è quello di descrivere fatti ed oggetti, e spesso, molto spesso, le prime impressioni sono sbagliate.  Il mio modo di scrivere è  giornalismo vero, sentito, nel quale leggo e rileggo ciò che ho scritto e lo plasmo di continuo per far immaginare a chi legge le esatte sensazioni che ho provato nella mia esperienza.  Scusandomi ulteriormente per il ritardo, chiudo questa premessa ed inizio a parlarvi della B Fuel Cell.“

Il primo impatto è stato folgorante, auto fantastica, comoda, spaziosa, abbastanza agile e con un ottimo handling pur trattandosi di un’auto “alta”. Ok, questo probabilmente già lo sapevate, trattandosi di una normale classe B, ma ora veniamo alla vera essenza del viaggio, la propulsione ad idrogeno. L’auto è alimentata da un serbatoio ad alta pressione che contiene 4 kilogrammi di idrogeno puro a 700 atmosfere che, grazie ad una reazione elettrochimica con un comburente (che nel nostro caso è l’ossigeno dell’aria), divide il combustibile in ioni positivi ed elettroni. Gli elettroni sono così catturati da un circuito che li smista, a seconda dell’utilizzo del motore elettrico, alla batteria o direttamente alle ruote motrici. Il processo elettrochimico avviene a velocità diverse, e quindi genera quantitativi diversi di energia elettrica, a seconda della quantità di combustibile e comburente utilizzati, proprio come nelle attuali auto a benzina ed a gasolio. Il valore massimo di potenza generato dalle celle a combustibile insieme alla batteria è di ben 100Kw, 136cv, come appunto dichiarato da Mercedes Benz come potenza della B Fuel Cell. Durante la marcia però i 100 Kw non sono mai utilizzati, tranne nei momenti in cui si fa un kick-down, e la spinta si sente veramente tanto per trattarsi di un’auto da 1800kg con “soli” 136cv e 290 Nm di coppia. In condizioni di marcia normali si usano si e no 10-20 Kw per qualsiasi strada, ovviamente il consumo aumenta nei tratti in salita e quando si va più veloce, ma, con vento contro e con andatura abbastanza elevata, non abbiamo mai superato i 40Kw. Quando si sale in macchina non ci si accorge neanche di essere su un’auto ad idrogeno, a parte per il cruscotto con al posto del conta giri un a lancetta che indica la potenza in termini di Kw assorbita dalle ruote.  Inoltre nella parte sinistra si nota un indicatore che indica lo stato delle celle a combustibile.Un’altra differenza è nel computer di bordo che, invece che indicare i litri per 100km che l’auto consuma, indica le miglia per kg percorse. Appena si gira la chiave non si ha alcuna risposta acustica, ma si nota solo che la lancetta passa dal fondoscala, alla posizione 0Kw. Dopo aver messo il selettore del cambio nella posizione D e mollato il freno, l’auto procede dolcemente in avanti, per poi accelerare (ovviamente) in modo più pronunciato non appena si schiaccia il pedale. L’acceleratore è molto reattivo e l’auto scatta benissimo sia nelle partenze da fermo, sia nelle accelerazioni in movimento. Ovviamente essendo un motore elettrico, l’accelerazione è molto progressiva e non soffre di alcun calo nella coppia. La spinta si sente fino alle alte velocità e consente all’auto di muoversi nelle condizioni di tutti i giorni in modo perfetto. Quando poi si vuole un pizzico di accelerazione in più, con il kickdown si possono utilizzare alla massima potenza, sia il propulsore ad idrogeno, sia la batteria. Nelle manovre con tutto alla massima potenza si sente la coppia del motore elettrico e l’accelerazione è veramente ottima, assolutamente paragonabile ad una normale B 200 benzina. A dire la verità, rispetto alla dichiarazione di Mercedes che la B F Cell fosse paragonabile ad una B 200 benzina ho da ridire. Nel senso che questa affermazione è assolutamente riduttiva. La B 200 pesa più di 500 kg in meno ma la B F Cell ha ben 105 Nm in più di coppia e si sentono veramente tanto. In città è molto briosa, soprattutto vista l’assenza di un cambio, con la coppia direttamente trasmessa dal motore alle ruote anteriori, non vi è mai alcun tipo di lag o ritardo nella risposta dell’acceleratore, insomma è perfetta per tutti i giorni. Appena si esce dai centri abitati, raggiungere la velocità di crociera è un’attimo, e mantenere i 100-130km/h in autostrada non comporta quasi mai consumi maggiori di 20-30kw. L’andatura sostenuta non comporta però fastidiosi rumori. A dire la verità nei primi giorni di guida si sentiva solo il rotolamento degli pneumatici ed il fruscio del vento, mentre dopo 1500 km di guida ho iniziato ad avvertire il leggerissimo rumore del motore elettrico. Il comfort è ai massimi livelli, obiettivamente le sospensioni sono tarate in modo perfetto per il peso della vettura e neanche nelle stradine sterrate di campagna che abbiamo preso per fare delle fotografie si sentivano eccessivamente buche  e sassi. Sulle strade pavimentate l’auto è comodissima, morbida e soffice quando serve ma con un’ottima tenuta in curva. Unica pecca, quando la si spinge al limite soffre ovviamente un po’ di sottosterzo dovuto ai 1800kg che porta in dote la B F Cell. Lo sterzo è quello di una normale Classe B, leggero ma tuttavia preciso, ottimo per questo tipo d’auto in tutte le condizioni orientato più alla comodità ed alla facilità di utlizzo e di manovra che non alla guida prettamente sportiva.

Per quanto riguarda i dati tecnici, penso sappiate tutti come la penso, non mi piacciono e non mi interessano, per quello ci sono le tabelle dei costruttori, con i listini ecc… Comunque visto che in molti me l’hanno chiesto, farò un articolo appositamente con tutti i dati dell’auto.

That’s all

That’s all… Probabilmente non scrivero’ piu’ nulla direttamente dagli usa… Sia perche’ lo staff Mercedes ci ci sta offrendo da bere, sia perché la discoteca dell’hotel promette molto bene… Forse una delle piu’ belle in cui sia stato in tutta la mia vita… Quindi vi chiedo scusa ma per questa sera (qui e’ sabato) cerco di divertirmi.. Domani mattina la sveglia sarà alle 5 con la partenza dall’hotel e partenza del volo dall’vaeroporto di Phoenix alle 8… Non penso di riuscire a postare domani mattina anche se faro’ di tutto per tenervi aggiornari…Scusate ancora per la mia diserzione ma qui la serata promette veramente bene…. 😀

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No connection

oggi abbiamo guidato per la tappa piu’ lunga di tutto il giro del mondo ed oltre a non averee tempo non ho nemmeno trovato una connessione. Ora abbiamo un aperitivo e poi la cena, durante la notte vi aggiornero’ sugli eventi di oggi. Solo una anticipazione, oggi ho battuto il record di percorrenza della b a idrogeno con 380km percorsi ed altre 40 miglia stimate nel serbatoio.
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John Madden insegna…

Oggi per la pausa pranzo e per il rifornimento delle 3 B a idrogeno, ci siamo fermati nella piccola cittadina di Van Horn, un paesino definito dal suo sindaco come “Pee ‘n Free”, dove i camionisti si fermano solo per fare benzina e per una sosta. Qui regnano i motel stile film horror hollywoodiano, con tanto di Ice Machines fouri dalle camere e insegne logorate dal tempo e dal fortissimo vento del deserto. Dopo aver lasciato le 3 classi B in un piazzale dove i tecnici Linde penseranno al rifornimento, siamo andati a piedi lungo l’unica strada del paese, verso un piccolo ristorante tipico messicano, unico ristorante che John Madden, il telecronista di Football più famoso al mondo, abbia mai portato nel suo programma televisivo ed abbia messo nella sua Hall of Fame. Il posto è in vero stile messicano, muri coloratissimi, tetto alto si e no 2 metri e bagni da vera bettola di Guadalajara. Il cibo si fa attendere ma alla fine capiamo perchè John Madden venga spesso qui per gustarsi delle Fajitas di pollo… Fantastiche!
Ok, ora ripartiamo alla volta di Las Cruces, in New Mexico, probabilmente abbandoneremo la Highway per cercare qualche strada cittadina, sicuramente più lenta ma con molto più movimento…

Deserto, deserto, deserto, deserto….

Questi due giorni di viaggio sono stati abbastanza noiosi, con circa 600 km nel deserto del Sonora dove il massimo divertimento era vedere qualche pianta a bordo della strada. Meglio così, ho potuto concentrarmi sull’auto!  Ora siamo fermi in un’area di servizio gestita da un Portoricano con annessa pistola nei pantaloni. Vista la fortuna che mi accompagna, 3 delle mie carte di credito sono state rifiutate e il gestore ha iniziato a guardarmi male…. Fortunatamente la quarta carta di credito ha funzionato! Scampato pericolo… 😀
Appena fuori dalla stazione di servizio abbiamo incontrato una famiglia di francesi che sta facendo da otto anni il giro del mondo a bordo di un camion Man, per intenderci uno di quelli che fa la Dakar. Tutte le persone con cui veniamo in contatto sono entusiaste della tecnologia di propulsione ad idrogeno ed in tantissimi ci chiedono informazioni e dati delle autovetture. Speriamo che questa tecnologia prenda piede perchè merita ed è già pronta per essere utilizzata tutti i giorni da chiunque, distributori permettendo…
Ora mi stanno chiamando per ripartire dall’area di servizio, scappo!

Pizza Hut!

Come da previsioni troviamo i tavolini sotto il telone dello Sprinter pieni di cartoni di pizza di Pizza Hut. Non scherzo quando dico che erano pieni, saranno state almeno 20-25 pizze…. Quando la stella fa qualcosa, la fa sempre in grande. Subito i tedeschi di Mercedes ironici mi diono “mmm taste the italian pizza Mirco!” ma, a parte gli scherzi, tutto sommato non è niente male. Tra poco ripartiremo verso Fort Stockton, la nostra tappa finale di oggi. In programma ci sono altri 300 km circa con qualche  stop programmato in alcuni luoghi pittoreschi nel deserto del Sonora.

Primo pieno di idrogeno

Un centinaio di kilometri dopo la sosta all’area di servizio sull’highway arriviamo in una zona isolata dietro ad alcune costruzioni. Qui ci attende il trailer della Linde che contiene il prezioso idrogeno liquido. I tecnici, dopo aver collegato le bombole di idrogeno al compressore contenuto all’interno di uno Sprinter, iniziano a caricare le nostre auto. Il rifornimento da una colonnina (tipo benzinaio) richiede circa 3 minuti, in questo caso però la pressione delle bombole di idrogeno è bassa rispetto a quella i un distributore fisso e quindi il tempo di refueling è molto più lungo, circa 15 minuti a vettura per i 4 kg di idrogeno che ci permetteranno di percorrere almeno altri 300 km come questa mattina. Vista la lunghezza delle operazioni veniamo invitati ad andare a mangiare nell’area allestita con un altro sprinter. Siamo dietro ad un Pizza Hut, chissà cosa mangeremo…