AMG Performance Training

Prove e recensioni a cura dello Staff MBCI

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Martedi 12 settembre ho partecipato all'AMG Performance Training che si è tenuto presso il leggendario autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola,si tratta di un corso per imparare o migliorare, come nel mio caso le tecniche di controllo della vettura in caso di sottosterzo e sovrasterzo ma anche le tecniche di guida in pista,quindi traiettorie,punti di frenata,punti di corda e apertura gas.
Ancora una volta sono stato guidato dai bravissimi istruttori della AMG Driving Academy Italia,ormai con molti di loro ci conosciamo dopo tanti eventi ai quali ho presenziato.
Il parco auto a disposizione è composto da:

AMG A35 (in uso agli istruttori)
AMG A 45S
AMG C 63S E-Performance S.W.
AMG GT 4Porte 63 E-Performance

Conosco già tutte quante le vetture,la C fresca di prova lo scorso maggio in Germania e la GT 4Porte già provata per 2 anni di fila sempre in Germania,la A 45S invece.....beh è quasi come se la possedessi.....

Dopo il consueto e necessario briefing in aula (preceduto da una welcome breakfast) della durata di circa 45 minuti, cominciamo le attività,con la prima parte della mattinata impiegata a simulare e gestire i diversi comportamenti della vettura che si possono manifestare:sottosterzo e sovrasterzo,sia su asfalto asciutto che sul bagnato.
Il sottosterzo si sa è il fenomeno più semplice da contrastare,si toglie il piede dal gas e se ciò non fosse sufficiente,si riduce l'angolo di volante,è la situazione più antipatica per i piloti, ma anche per chi come me non è un pilota ma se la cava benino,perchè sentire la vettura che dopo aver impostato la curva va dritta,oltre a non essere piacevole, costringe ad alzare il piede e a ridare gas tardi e in ogni caso non è redditizia nè come traiettorie,nè come risultato del crono.
Il sovrasterzo invece, che fino a 20/25 anni fa era il timore di molti automobilisti. (anche perchè la vetture con trazione posteriore erano più diffuse ma soprattutto perchè non esistevano i controlli elettronici di stabilità e della dinamica di marcia) è per gente come me qualcosa che ti fa sentire la vettura,ti fa divertire con il controsterzo e ti permette di uscire di curva con una traiettoria più favorevole,in quanto è la vettura stessa che allarga la coda verso l'esterno mettendo il muso rivolto nella giusta direzione.
Su questa manovra ci siamo allenati tanto,abbiamo effettuato prove su prove provocando bellissime sbandate,controllando la vettura controsterzando,gestendo il gas,riallineando e andandoci a fermare all'interno di un quadrato formato da coni di gomma di colore blu,lo scopo dell'allenamento è quello riuscire a gestire la vettura nel caso dovessimo perdere il posteriore a bassa velocità a causa del fondo scivoloso o anche per eccesso di potenza.
E' chiaro che una situazione del genere nella guida normale con esp attivato non si verificherà mai,ma è bello essere in grado di controllare e gestire una perdita improvvisa del posteriore.

Per questo allenamento abbiamo utilizzato una A 45 S e la C 63S E-Performance......si procede così: esp off e modalità drift per spostare tutta la coppia (sulla A 45S il 70%) sulle ruote posteriori,si parte,si sterza a sinistra percorrendo un tornante con all'interno un paio di birilli che servono da riferimento,poi quando con la metà della vettura si superano i birilli,si affonda sul gas e si fa partire la vettura di coda....a questo punto arriva il bello (per alcuni il difficile) anzitutto più si da gas e più la vettura si intraversa e il controllo diverrà più complicato......per nessun motivo bisogna rilasciare completamente il gas o peggio frenare perchè il testacoda diventa inevitabile.
L'operazione corretta da eseguire è controsterzare rapidamente (e questo viene istintivo) saper gestire il gas togliendone un pò quando è troppo ma la cosa più importante che gli istruttori ci hanno ripetuto fino allo sfinimento, è guardare dove dobbiamo/vogliamo dirigere la vettura (così facendo il più delle volte si esce da questa situazione in modo pulito e senza incidenti) mentre manteniamo lo sguardo sul punto di uscita,riallineiamo e andiamo a fermare la vettura all'interno del quadrato.
A volte il grado di intraversamento è tale che per guardare il punto di uscita il parabrezza non è più sufficiente ma è necessario girare la testa e guardare attraverso il finestrino laterale......con la C che scoda da paura mi è capitato 2/3 volte avendo raggiunto un angolo di imbardata prossimo a 40° chiaramente ho anche esagerato e perso la vettura ruotandomi di quasi 180°.
Altra cosa molto importante....controsterzo e successivo riallineamento insieme alla gestione del gas,devono essere rapidi ma non troppo bruschi per non rischiare l'innesco di un effetto pendolo che porterebbe ad una probabile perdita della vettura,per questo assume un ruolo fondamentale la corretta postura di guida per non avere il corpo sballottato e movimenti involontari del piede destro che cerca un naturale appiglio....cosa che va fatta con il piede sinistro.

Altre prova effettuata con la GT 4Porte è una accelerazione full throttle lungo il rettilineo del circuito e successiva frenata a fondo con arresto della vettura all'interno di un quadrato formato da birilli,lo scopo è valutare il corretto punto di staccata in funzione della velocità....considerate che si sfrutta tutta la griglia di partenza partendo dal fondo per andare fermarsi sulla linea del traguardo e che questa vettura copre lo 0/100 Km/h in 2,8 secondi pertanto si arriva al punto ottimale di staccata a circa 200 km/h.

Terza prova di abilità molto simpatica è stata quella di sfidarci percorrendo un circuito realizzato con i birilli,attraversando una serie di porte nel minor tempo possibile,questa aveva lo scopo di abituarsi ad una pratica fondamentale in pista,guardare con anticipo a quello che ci si troverà davanti da li a poco.
In tutte le attività che abbiamo eseguito durante l'intero training, chi come me è abituato a frenare con il piede sinistro si è trovato sempre avvantaggiato.

Il pomeriggio è stato tutto on track.......con il lead and follow l'istruttore sta nella vettura di testa e mostra alle 4 vetture che lo seguono,traiettorie,punti punti di frenata e di corda,apertura gas,si parte tenendo un ritmo medio per incrementarlo giro dopo giro,andando progressivamente verso il limite.
Si apprezza realmente quando ci si migliora man mano che si gira, perchè si acquisisce confidenza con se stessi, con l'auto, con il tracciato, le AMG hanno un programma specifico Track Pace che si interfaccia con il sistema di telemetria del circuito e mostra per ognuno dei tre settori,quanto hai perso o guadagnato rispetto al giro precedente,il tempo totale sul giro,ed e in grado di memorizzare tutti i tempi.
I cambi pilota e auto (ci si alterna al volante di tutte) vengono effettuati in pit lane.

Al Performance Day dello scorso anno tenutosi sempre ad Imola, avevo girato in pista con la A 45S della amica e collega Giulia Mei,cercando di essere quanto più veloce ma senza portarla al limite per non stressare gomme e freni (cosa invece che feci con la CLA) stavolta invece ho potuto davvero metterla alla frusta (ad ogni rientro con cambio dopo 3 giri tirati, i tecnici verificavano temperatura e pressione degli pneumatici),il minore sbalzo posteriore la rende più maneggevole e prevedibile rispetto alla CLA ma anche un pò meno divertente perchè tende scodare meno,in ogni caso la in modalità Race il 70% della coppia viene inviato alle ruote posteriori con i due pacchi frizione che la distribuiscono al meglio andando a "caricare" la ruota che si trova all'esterno avvero quella con più grip,si va quasi a simulare l'effetto di un differenziale autobloccante, andando a cercare il limite, manifesta un pò di sottosterzo che nella guida sportiva su strada non era mai emerso,per questo bisogna entrare in curva decisi non appena si rilascia il freno,il motore spinge forte e si trova a lavorare sempre sopra i 3000 rmp quindi non si avverte il lag abbastanza marcato che lo affligge ai bass, tant'è che quando si spalanca, la velocità sale rapidamente e il cambio si rivela velocissimo sia a salire ma anche a scalare durante le staccate pesanti......e Imola ne ha diverse,quella della Rivazza addirittura in discesa,ecco a questo proposito è necessario fare un appunto ai freni che dopo circa 5 giri tirati consecutivi vanno un pò in crisi,ho notato che la corsa del pedale tende ad allungarsi, ho girato staccando davvero forte e all'ultimo giro prima del rientro moderato per fare cool down,ogni volta che frenavo pesante si manifestavano delle evidenti vibrazioni,segno che i dischi si sono deformati per il troppo calore,d'altra parte ad ogni sosta in pit lane per il cambio,il tipico odore di materiale di attrito era ben percepibile ma con vetture omologate per uso stradale è normale.
Tutto sommato la A 45S a Imola se la cava molto bene....forte di un pacchetto che comprende sterzo,assetto,sistema di trazione e telaio davvero studiati bene.

La GT 4Porte 63 E-Performance è la più potente del lotto con i suoi 843 cv e 1470 Nm ma è anche la più pesante,la conosco bene ma non l'ho mai provata in pista,ovviamente la spinta non manca con i due motori che ti fanno decollare al minimo affondo,il 9G-Tronic AMG Speedshift completamente rivisto dal reparto di Affalterbach è eccellente,i freni carboceramici rallentano in modo sicuro e rapido i 2400 Kg senza il minimo accenno di fading,con il pedale del freno che mantiene inalterata la propria corsa e la propria consistenza ogni volta che lo sbatto giù con il piede sinistro e tallone rigorosamente sollevato per esercitare la massima forza,questi freni in pista non ti mollano mai.
Dicevo prima del peso......il più elevato tra le vetture del lotto,nel 2019 provai a Misano la 63S che non si era comportata affatto male,ma la versione E-Performance con 300 Kg in più, ovviamente paga le conseguenze sul piano dinamico anche perchè a differenza della C non è stata progettata sin dall'inizio per accogliere la power-train ibrida,tradotto su pista la E-performance viaggia come un razzo,se si esce bene dalla seconda Rivazza,spalancando in pieno e sfruttando tutto il rettilineo,si arriva alla staccata del Tamburello a qualcosa come 270 Km/h,come detto frena dannatamente bene ma si avverte una certa deriva laterale nella percorrenza delle curve veloci come la Villeneuve,la Piratella e la prima delle Acque Minerali,poi in uscita dalla variante Gresini,Tosa seconda delle Acque Minerali si lotta disperatamente con la potenza esuberante sull'asse posteriore (sempre 70% in modalità Race) percui ogni apertura di gas deve essere "chirurgica",io cerco sempre di non far intervenire gli aiuti elettronici nè in accelerazione,nè in frenata ma quando si cerca di avvicinarsi al limite non è affatto facile.

Arriviamo infine a quella che io ritengo il pezzo forte la C 63S E-Performance 680 cv e 1020 Nm.....ho letto di tutto su quest'auto a partire dal 4 cilindri fino all'impiego in pista che sarebbe mortificato dal peso...... tutte chiacchiere di chi la vettura l'ha vista soltanto in foto.
Boost,telaio,sterzo e sistema di trazione li avevo già elogiati a maggio quando la provai in Germania ma ora che l'ho messa davvero alla frusta in pista,su un tracciato tecnico ed esigente come quello del Santerno posso dire che la vettura si comporta ottimamente......il maggior peso a livello di handling non si percepisce particolarmente,si avverte un pò di carico e quindi di sottosterzo in entrata di curva,ma la precisione dello sterzo viene decisamente in aiuto,anche la spalla degli pneumatici Continental SportContact 7 è bella granitica e offre un ottimo feeling,al momento di aprire gas la C 63 deve essere trattata con i guanti perchè nonostante la trazione 4Matic manifesta lo stesso nervosismo della precedente serie 205 con il posteriore che allarga e gli pneumatici che faticano a mantenere il grip,il cambio è eccellente come anche ottimi si sono dimostrati i freni anche in materiale composito e non carboceramici.
Con la C 63S il divertimento è stato massimo in quanto ero solo io in pista dietro all'istruttore che prima di partire mi ha detto "facciamo un paio di giri belli tirati" e quando appena usciti dalla pit lane, non l'ho sentito dire nulla alla radio, ho capito che avrebbe tenuto entrambe le mani sul volante e che quindi avrebbe spinto parecchio,così è stato..... Valerio con la A 35 andava veramente veloce,io sulla C con potenza più che doppia lo avvicinavo e anzi dovevo alzare il piede solo sul dritto per non sorpassarlo ma la bravura del vero pilota si vede come sempre nelle curve dove comunque sono riuscito a non farmi distanziare,infatti appena scesi dalle vetture,io l'ho ringraziato per questi due giri spettacolari e lui mi ha fatto i complimenti per la guida aggressiva ma molto precisa,specialmente in staccata dove mantenevo sempre la vettura perfettamente dritta per poi buttarmi dentro aggredendo in modo deciso i cordoli e bravo anche in uscita,andando a sfruttare il cordolo esterno per dare gas quanto prima.

Questo Performance Training è stata una esperienza entusiasmante,ho migliorato la mia tecnica di guida in pista,acquisendo maggiore sicurezza e abbassando i tempi giro dopo giro,grazie ai preziosi insegnamenti degli istruttori.

Ringrazio gli istruttori della AMG Driving Academy Italia per la loro preparazione,competenza e disponibilità a rispondere a tutte le domande.

N.B. alcune foto che vedrete sono state realizzate da un fotografo professionista che ha immortalato i momenti più belli di questo evento.


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