in questi tristi giorni di riposo forzato ho fatto incetta di periodici del settore auto e leggendoli mi sono imbattuto in un articolo di quattroruote che mi ha lasciato sconcertato perché al prossimo cambio auto era mia intenzione prendere un’ibrida, rimanendo sempre nella galassia MB…..dico “era” perché dopo questa lettura resto assai interdetto e forse abbandonerò l’idea.
Veniamo al dunque: una GLE500e esce di strada a causa del maltempo e si “adagia” dentro una cunetta….35.000 euro di riparazione (azz, a vederla non si direbbe!!) di cui 27.000 di ricambi! Il proprietario accetta il preventivo, per la precisione 35.414,97 euro, ma a riparazione terminata l’auto non va….le batterie sono fuori uso!! Cito:
“si è così scoperto (all’inizio non lo sapeva neanche il concessionario) che, al fine di salvaguardare la sicurezza degli occupanti (e di chi eventualmente interviene in soccorso), in caso di urto con fuoriuscita degli airbag, viene attivato un interruttore che isola completamente l’accumulatore. Il problema è che questa azione è irreversibile, cioè dopo la disconnessione la batteria “muore” e deve essere sostituita”.
Per riavere la sua auto il proprietario ha dovuto sborsare altri 15.631,06 euro per una batteria rigenerata, nemmeno nuova, e così il conto totale è stato pari a 51.000 euro quando il valore commerciale dell’auto era 48.000!!!
Cosa ha fatto il proprietario??
Per prima cosa se l’avesse saputo non avrebbe riparato l’auto….poi aggiunge che se fosse stato avvisato di questi potenziali aggravi al momento dell’acquisto, non avrebbe preso la GLE ibrida.
Morale della favola: ha lasciato la sua auto al concessionario e se ne è andato al volante di una bella “cara e vecchia” turbodiesel che era in pronta consegna.
Aggiungo che il noto mensile ha interpellato altre 6 case automobilistiche che producono ibride (Toyota, Suzuki, Honda, Volvo, PSA e Nissan) e tutte hanno confermato di adottare un sistema simile in caso di urto.
Questo perché, per quanto ricordo da una lettura di non molto tempo fa, se in caso di incidente si verificasse una dispersione di elettricità (es. si danneggia l’involucro dell’accumulatore), l’alta tensione potrebbe essere letale per gli occupanti e i soccorritori.
Per fortuna tutti i produttori hanno escogitato sistemi di isolamento da alta tensione in caso d’urto per la salvaguardia delle persone ma quanti tra i possessori (presenti e futuri) conoscono i costi di una sostituzione di questi accumulatori, che potrebbero “morire” anche in caso si attivasse l’airbag per un tamponamento lieve?
E se questi conoscessero i potenziali costi (e le situazioni di rischio), comprerebbero ancora un’auto ibrida?
Forse per tutelarsi dal rischio di dover sborsare tutti quei soldi bisognerebbe ricorrere ad un noleggio a lungo termine oppure prendere una polizza kasko ma in entrambi i casi il costo aggiuntivo farebbe diminuire fortemente la convenienza dell’ibrido rispetto al vecchio diesel.
A me (che peraltro ho anche una Toyota ibrida) qualche dubbio è venuto, voi che dite?
