Mercedes-Benz S400d 4MATIC Lunga – Short Test Drive

Non c’è nulla da fare, ogni volta che si sale a bordo di una SonderKlasse (come la chiamano i tedeschi) e si chiude la porta, o meglio la si appoggia e si lascia che il sistema soft close provveda a terminare l’operazione, si entra in piccolo mondo a sè isolandosi all’istante dal mondo esterno e si percepisce il profumo della pelle, la comodità delle poltrone (sarebbe riduttivo chiamarli sedili) lo sguardo cattura molti dettagli che rasentano la perfezione e poi inevitabilmente lo sguardo si sposta là davanti al centro del cofano dove ancora campeggia la Stella a “mirino” lo storico logo a molla, ormai sostituito su ogni modello della gamma da quello incastonato, quella Stella che, almeno per chi come me è “cresciuto a Mercedes“, suscita sempre emozioni e ricordi di quando da ragazzino mi sedevo al volante delle varie 190 che si sono succedute nella mia famiglia, promettendo a me stesso che da grande anch’io avrei acquistato e guidato una Mercedes nuova.
L’esemplare a disposizione per questo short test è una 400d 4MATIC Premium Plus a passo lungo.

Dopo aver regolato poltrona e volante, finalmente avvio il motore e me ne accorgo solo perchè la lancetta digitale del contagiri si alza, l’abitacolo riscaldato dal sole nonostante il colore chiaro dei rivestimenti, mi invoglia a sfruttare la ventilazione dei sedili (una chicca che adoro), peccato solo che la vettura non sia equipaggiata con i programmi di massaggio, la modalità di ripartizione diffusa dell’aria crea subito il clima ideale senza forti getti sparati in faccia.
Mi metto in marcia, il test si articola lungo un percorso di circa 40 km.
Appena imboccata la SS.64 fuori dalla concessionaria vado a cercare le irregolarità del manto stradale per rivivere ancora (non è la prima volta che guido una  Classe S) la straordinaria capacità di filtrare o meglio di annullare qualsiasi tipo di asperità, la sensazione è quella di viaggiare perennemente su un biliardo, silenzio assoluto a bordo della S, anche incrementando la velocità la vita a bordo non cambia, si percepisce di avere tra le mani un corpo vettura lungo e largo e forse questo contribuisce ancora di più a farmi sentire protetto e sicuro come se nulla e nessuno all’esterno possano intimorirmi.

Vettura lunga, larga e pesante oltre 23 quintali dicevo,ma non per questo impacciata e goffa come un pachiderma, certo appare chiaro da subito che abbiamo a che fare con un’ammiraglia e che l’esaltazione delle doti dinamiche sia da ricercare altrove (stessa considerazione che feci dopo aver guidato la S65 AMG Cabrio) intanto il dynamic select non offre la modalità S+ ma arriva fino alla S, tuttavia affrontando tratti di misto veloce, il rollìo non è mai fastidioso, la rigidità assunta dalle Airmatic è a mio avviso perfetta e lo sterzo a rapporto variabile conserva buona precisione pur senza essere troppo diretto.
Sotto l’enorme cofano anteriore pulsa un 6 cilindri in linea di 2.9 litri dotato di sovralimentazione bistadio che eroga una potenza di 340 CV , si tratta del il motore a gasolio più potente mai realizzato da Mercedes-Benz,l a coppia è “calmierata” a 700 Nm per restare ampiamente nei limiti alle emissioni di CO2 imposti dall’Unione Europea, infatti parliamo di uno dei diesel più puliti al mondo.
Rotondità di funzionamento e totale assenza di vibrazioni rendono davvero difficile percepire il funzionamento di questo OM656 a qualsiasi regime, complice l’eccellente fluidità e l’impercettibilità del cambio, affondando tutto il gas si rimane nel silenzio e solo osservando il tachimetro si comprende che la velocità incrementa molto rapidamente, per accorgersi che il cambio stà lavorando occorre osservare la lancetta del contagiri e questo anche se si opta per la selezione manuale dei rapporti, per meglio chiarire, ho più volte avuto l’impressione che, dopo l’azionamento di uno dei due paddles non succedesse nulla, mentre invece i passaggi di marcia venivano indicati sul display ed il contagiri si muoveva a dimostrazione che qualcosa effettivamente stava accadendo.
Se si desidera sfruttarne l’enorme potenziale, il 6 cilindri risponde sempre vigorosamente senza calci nella schiena fino alla soglia dei 3000 giri poi scarica tutta la sua rabbia fino a 4500 giri quando avviene di default il passaggio al rapporto superiore, come scrissi in un’altra occasione, questi nuovi diesel (in riferimento anche al 4 cilindri OM654) hanno un comportamento molto simile a quello di un benzina.

Grande tenuta e stabilità in tutti i frangenti e a tutte le velocità, la bontà di telaio e assetto fanno della S una vettura sicurissima e la trazione 4MATIC diventa un plus indispensabile per addomesticare così tanta coppia, l’impianto frenante dotato di 4 grandi dischi autoventilanti non soffre il peso notevole, dimostrando di essere sempre in grado di consentire decelerazioni decise anche alle alte velocità.
A velocità di gran lunga superiore a quella autostradale, si viaggia in assoluta souplesse, con un filo di musica in un ambiente ovattato.

Al rientro una volta parcheggiata la S, grazie al sistema di telecamere a 360° che rende le manovre decisamente più agevoli, ancora una volta un dubbio mi pervade, quest’auto è più godibile da passeggero (magari anche accomodandosi sule poltrone posteriori dal momento che è a passo lungo) o da conducente ??
Per professione sono abituato a guidare e non mi pesa ma sulla S è differente, se la vettura è equipaggiata con tutti gli accessori pensati per il massimo confort dei passeggeri, come le poltrone posteriori regolabili elettricamente e climatizzate ed il rear seat entertainment allora la scelta diventa veramente difficile.

Ringrazio la StarEmilia filiale di Ferrara ed Enrico Negri Direttore delle Vendite, per aver reso disponibili la vettura.