EQC Reveal Tour-Roma: Test Drive EQ SUV

Ricco week end all’insegna della Stella per il Mercedes-Benz Club Italia che sabato 26 u.s. a Roma è stato ospite della Concessionaria Mercedes-Benz Roma Tiburtina per il Raduno riservato ai Soci, replicando il successo della prima edizione e domenica 27, rappresentato dal Vice-Presidente Roberto Capatti e dall’Amministratore Delegato Giulia Mei, ha raggiunto Piazza della Repubblica per la tappa conclusiva dell’EQC Reveal Tour. Questa casuale concomitanza nella Capitale è l’occasione per toccare con mano e guidare la prima Mercedes full electric firmata EQ, il nuovo brand con il quale la Casa di Stoccarda entra da vera protagonista in una nuova era della mobilità: 100% sostenibile, innovativa, divertente da guidare ed integrata attraverso servizi intelligenti.

Non è la prima volta che mi capita di guidare un’auto completamente elettrica, in passato ho testato la Classe B Electric Drive, ma con la EQC siamo di fronte ad un prodotto completamente nuovo, soltanto il telaio era già presente “in casa” essendo il medesimo della GLC, infatti quando ci si accomoda sul divano posteriore si nota immediatamente il tunnel centrale predisposto per il passaggio dell’albero di trasmissione e della linea di scarico.
Sempre all’interno dell’abitacolo si riconosce gran parte della componentistica già utilizzata sulla GLC come ad esempio il volante, il devioluci ed il selettore del cambio (che qui serve solo ad impostare la marcia avanti o la retro), il tunnel centrale con i comandi della climatizzazione ed il nuovo touch pad, i pannelli delle porte sono in parte ridisegnati, come completamente ridisegnata è la plancia sulla quale campeggia il doppio monitor da 10,25″ “tutto vetro” che fà da base all’intelligenza artificiale MBUX caratterizzata da funzioni specifiche come i servizi da remoto e di navigazione che raccolgono tutte le funzioni relative alla guida elettrica e permettono tra l’altro la navigazione con la possibilità di pianificare itinerari specifici, oltre a consentire di impostare i tempi di ricarica e la preclimatizzazione .
Molto particolari le bocchette di aerazione anteriori laterali e frontali, dal design ricercato in una colorazione che richiama il rame.

La vettura demo era chiusa e “recintata” ma dopo esserci identificati in qualità di dirigenti del MBCI, il personale molto cortese (che ringraziamo) ci ha aperto la vettura mettendola completamente a nostra disposizione per scattare tutte le foto che vedete in galleria e di poter analizzare e toccare con mano ogni dettaglio della EQC.

È il momento di iniziare il nostro test drive, utilizzeremo una delle due vetture a disposizione che poi sono le uniche due vetture immatricolate da Mercede-Benz Italia presenti nel nostro Paese.

Mi accomodo al posto di guida, prima di partire il nostro driver della AMG Driving Academy impiega almeno una decina di minuti per introdurci le caratteristiche tecniche ma soprattutto le varie opzioni di guida della EQC che, chiarisco subito, si guida esattamente come un’altra Mercedes con motore termico ma con alcune piccole differenze.

Ovviamente il motore, o meglio i due motori asincroni trifase della EQC non si mettono in moto ma tutto il sistema di bordo deve essere attivato con lo stesso pulsante start/stop posto a destra del volante, quindi sui due monitor si cominciano a visualizzare le varie informazioni (sono presenti indicatori specifici come il misuratore di potenza nello strumento circolare a destra nel display della strumentazione, che sostituisce il contagiri, la potenza attualmente assorbita viene visualizzata con un grafico a semicerchio sul bordo superiore, con segmenti che rappresentano stadi dell’1% (da 0 a 100%), la potenza attuale è indicata in percentuale da un numero posto al centro), la climatizza

zione diventa operativa, MBUX è pronto ad eseguire le nostre richieste, per mettere in movimento la vettura si preme il pedale del freno e si sposta in basso il selettore inserendo D, si rilascia il freno e come avviene su una comune Mercedes dotata di cambio automatico la EQC comincia a muoversi.

 

Siamo in pieno centro a Roma, è domenica mattina per cui il traffico sempre presente è comunque ridotto rispetto allo standard ed è la condizione migliore per un primo face to face con questa vettura, si preme sull’acceleratore, aumenta la velocità nel silenzio assoluto o meglio si percepiscono soltanto i rumori provenienti dal mondo esterno perchè la EQC è silenziosissima, a questo punto direte: “per forza è elettrica!” d’accordo, ma il filtraggio delle buche e dei sampietrini romani è impeccabile,tra l’altro faccio notare che le sospensioni pneumatiche sono presenti solo al retrotreno con funzione autolivellante, mentre all’avantreno abbiamo molle a ammortizzatori classici ma con il raffinato schema a doppi quadrilateri sovrapposti tipico Mercedes-Benz.Dicevo vettura silenziosissima e confortevole come deve essere una Mercedes e come su ogni Mercedes sul tunnel centrale troviamo il comando del dynamic select con programmi di marcia ad alta efficienza energetica MAX RANGE ed ECO e sistema di assistenza ECO e con i classici C e S per cambiare la risposta dei due motori (uno per asse) e il rapporto di sterzo,va da se che anche in modalità C quando si affonda sull’acceleratore, la spinta è sempre corposa ma meno violenta,non esiste una trasmissione come la intendiamo noi ma sono comunque presenti i paddles dietro le razze del volante che in questo caso servono per incrementare il recupero dell’energia in fase di rilascio, azionando quello di sinistra si ottiene un maggior recupero al punto che spesso e se non si è troppo attaccati al veicolo che precede è possibile rallentare e quasi arrestare la vettura senza nemmeno sfiorare il pedale del freno, sul display a fianco della lettera D (drive) compaiono i simboli – e – -, viceversa con il paddle destro si passa ad un scarso recupero e quindi al veleggiamento con i simboli + e ++.

Selezionando la modalità S vengono erogati tutti i 408 CV ma soprattutto la mostruosa coppia di 760 Nm (considerate che il V8 biturbo 4 litri della C 63 AMG S è a quota 750 Nm) e la EQC accelera quasi come una sportiva di razza, quasi perchè il peso è di ben 2550 kg di cui oltre 600 kg sono da addebitare al pacco batterie da 80 KWh disposto sul fondo del pianale al fine di ottenere una migliore disposizione del peso e un baricentro più basso possibile.
La ripartizione della forza motrice viene costantemente adeguata alla necessità ed efficiente tra asse anteriore e posteriore, con regolazione continua: per minimizzare il consumo di corrente e massimizzare la dinamica, le eATS (catene cinematiche elettriche) hanno una diversa configurazione. Il motore elettrico anteriore è ottimizzato per la massima efficienza nel settore di carico medio-basso, quello posteriore determina la dinamica.
La temperatura di esercizio ottimizzata grazie al raffreddamento a liquido dei motori elettrici come pure a quello della batteria ad alto voltaggio (agli ioni di litio) anche tutta l’elettronica di potenza è raffreddata da un sistema dedicato.

Guidando la EQC e parlando con il nostro driver, entrambi concordiamo che l’habitat ideale per questo tipo di propulsione sia proprio la città ma anche strade tortuose di montagna dove serve una coppia incisiva erogata in modo pressochè istantaneo, ovviamente in caso di fondo a scarsa aderenza, coppia e potenza vengono opportunamente gestite come da un sistema 4MATIC tradizionale.
In città le dimensioni della vettura non sono certo il massimo ma il pacchetto di assistenza alla guida è di grande aiuto specialmente nel centro di Roma dove i motorini sorpassano a destra e a sinistra, molto valido il sistema di riconoscimento dei pedoni che mi allertava in continuazione ed è in grado di arrestare l’auto in caso di mancata reazione da parte del guidatore.

Concludendo, posso dire che questa prima presa di contatto (in futuro quando ci sarà una maggiore diffusione di vetture presso i concessionari che ora ne sono sprovvisti, avrò sicuramente l’opportunità di eseguire un test molto più approfondito) è stata decisamente positiva, non ho avuto grosse sorprese in quanto conoscendo molto bene i prodotti che arrivano da Stoccarda, sapevo cosa avrei guidato a parte le differenze che riguardano proprio il recupero dell’energia.
Per una questione culturale e soprattutto di mancanza di infrastrutture (almeno in Italia) non siamo ancora pronti per questo tipo di propulsione, credo che attraverseremo una lunga fase transitoria basata sull’ibrido anche plug-in dove Mercedes-Benz è già presente con la gamma EQ-POWER.

Commenti chiusi.