È arrivata la terza generazione della CLS (C257 per gli esperti) un concetto di coupè a 4 porte inventato proprio da Mercedes-Benz nel lontano 2003 presentato al Salone dell’Automobile di Francoforte dello stesso anno, con il concept Vision CLS, che anticipava il nome della nuova classe di vetture e che già prefigurava perfettamente la vettura definitiva.
Per il lancio sul mercato si sarebbe dovuto attendere ancora un anno, quando alla successiva edizione della kermesse tedesca sarebbe stata presentata la versione definitiva.
Fin dalla prima edizione denominata C219, la CLS condivide pianale, catena cinematica e schema sospensioni con la sorella Classe E e per la prima volta non dispone di 2 poltrone posteriori con mobiletto centrale, ma di un classico divano a tre posti come una normale berlina, di fatto se si esclude l’andamento dei cristalli laterali con la linea di cintura più alta e della parte posteriore del tetto spiovente, l’abitacolo è identico a quello della E, questo per ridurre i costi di produzione, nelle due precedenti edizioni c’erano invece delle differenza.
Dalla concessionaria MB Roma di Via Zoe Fontana la collega Giulia Mei ed io abbiamo ricevuto in prova una 350d 4Matic Premium per un intero week-end dotata di equipaggiamenti davvero importanti e apprezzati durante tutto il test drive: pacchetto di assistenza alla guida, telecamera a 360°, sospensioni Air Body Control, Keyless-Go, cerchi da 20″ multirazze AMG, mentre la dotazione di serie della versione Premium comprende fari Multibeam Led, rivestimenti in pelle per sedili con Memory Pack e pelle Artico per la plancia e parte superiore dei pannelli porta, il prezzo di listino è pari a € 92.170 ed arriva ad oltre € 99.000 per l’esemplare in prova.
La vettura ci viene consegnata da Mario Mazzanti con il pieno di carburante, all’attivo 4.900 km, che molto amichevolmente ci dice “divertitevi e consumatelo tutto!” e noi faremo del nostro meglio.
L’auto di colore Nero Ossidiana con interni neri è sotto il sole cocente,l’abitacolo è un forno, Giulia si siede al volante e avvia il motore mentre io comincio a settare il climatizzatore a 25°C, dimostra subito un grande potenza sia di raffreddamento che di diffusione dell’aria, peccato in queste situazioni non disporre dei sedili climatizzati provati un paio di settimane fa in Germania durante lo Spirit of AMG un accessorio che abbiamo apprezzato tantissimo e che ora sarebbe stato estremamente utile.
Giulia ed io avevamo già avuto un breve face to face con la C257, ciò che impressiona subito è il nuovo motore di 2.9 litri OM656 capace di erogare 286 CV e 600 Nm che sancisce il ritorno della Casa di Stoccarda al 6 cilindri in linea dopo oltre un decennio di architettura a V.
Totale assenza di vibrazioni, funzionamento rotondo, fluido, vellutato e tanta coppia disponibile immediatamente lo fanno sembrare un motore elettrico, inoltre il ruggito sommesso che provoca in accelerazione è decisamente gradevole.
Ci immettiamo nel traffico e nella calura della Capitale, faccio subito presente a Giulia che la CLS è lunga 5 metri e larga 2 quindi è necessario prestare attenzione ad ogni manovra che si compie, in effetti non è il massimo per muoversi tra auto parcheggiate ovunque e motorini che sfrecciano per ogni dove ma la visibilità è ottima in ogni direzione, un pò meno in coda inoltre la telecamera a 360° offre un notevole ausilio e diventa irrinunciabile, propone anche la visuale grandangolare anteriore (oltre a quella classica posteriore).
Le numerose buche e asperità che rendono purtroppo celebre l’asfalto di Roma, sono un ottimo banco di prova per le sospensioni pneumatiche della CLS e infatti settando la modalità C garantiscono un assorbimento e un filtraggio impeccabile, eccetto alcune buche profonde per le quali abbiamo temuto il peggio (cerchi da 20″ e pneumatici ribassati runflat non sono l’ideale in questa circosatana) sembra di viaggiare a bordo di un cuscino d’aria.
Dopo qualche chilometro Giulia decide di passare a me il volante, il traffico cittadino è sicuramente complicato, poco ordinato e stressante ma non esagero dicendo che a bordo della CLS, lo sterzo leggero e con un ridotto angolo di svolta, eccellente cambio automatico che attua passaggi di marcia a salire e a scendere impercettibili, ottima climatizzazione, buona resa dell’impianto audio, sedili rigidi, comodi e super personalizzabili con regolazioni lombari pneumatiche, alleviano molto stress.
Se poi decidiamo di utilizzare gli avanzati sistemi di assistenza a guida ancora meglio, partenze, rallentamenti, frenate, arresto della vettura e anche mantenimento della corsia vengono effettuati in completa autonomia,l’auto è in grado di riconoscere la presenza di pedoni in mezzo alla strada o sul bordo della stessa, in quest’ultimo caso compare un alert prestare attenzione ai pedoni sulla strumentazione ma la vettura è anche in grado di frenare ed arrestarsi da sola.
L’Active Distronic Plus è migliorato e sembra avere sempre chiara la situazione davanti alla vettura, ho apprezzato molto l’assistenza allo sterzo che aiuta il guidatore ad effettuare manovre di scarto, risultando particolarmente utile in città ma non solo.
Rilevo che, a differenza di altri modelli provati in precedenza, dopo ogni avviamento il Dynamic Select si setta di default in modalità C anche se non sono trascorse 4 ore dall’ultimo spegnimento, e in modalità C (nemmeno Eco) se si parte e si gira con un filo di gas, con le cambiate che avvengono non oltre i 1500 giri, la CLS riesce a percorrere 10 km/l in città, dato di tutto rispetto se si considerano motore, trazione integrale e peso, questo fa capire quanto riesca ad essere efficiente questo nuovo 6 cilindri.
Come già rilevato in occasione del test drive della Classe E, il bello viene di notte, è infatti con il buio che l’abitacolo di queste vetture diventa suggestivo al massimo offrendo, oltre alle 64 tonalità di luce selezionabili, le luci soffuse ambient con 3 zone cromatiche indipendenti.
Il colore della luce può essere scelto uniforme, oppure diverso tra le varie zone, o infine dinamico, con variazione di colore tra le diverse zone in modo automatico e continuo.
Particolari effetti : l’animazione Coming Home dà il benvenuto al guidatore, e la climatizzazione comunica, attraverso il colore dell’illuminazione di atmosfera, se la temperatura sta aumentando o si sta abbassando.
Insomma un vero spettacolo che contribuisce a rendere più rilassante la guida e la permanenza a bordo.
Luce all’interno ma luce anche all’esterno, e che luce !!! Il Multibeam Led garantisce una qualità ed un livello di illuminazione senza precedenti, gestito da una centralina che in base alle informazioni provenienti dalla telecamera stereoscopica frontale sceglie cosa illuminare e cosa non tramite un gioco di matrici composte da 84 led indipendenti, inoltre grazie al costante collegamento con il Comand online l’illuminazione è regolata in base alla cartografia quindi il sistema sa già in anticipo cosa si andrà ad affrontare nel giro di pochi metri (incrocio, rotonda, curva di varia tipologia).
Il giorno successivo con noi c’è anche Gianmarco Gori: amico e Socio del nostro Club, appassionato fotografo che ha preparato un itinerario molto interessante dove mettere alla frusta la nostra CLS comprensivo di alcune location suggestive per immortalarla, andremo in Abruzzo fino a Campo Felice tramite strade secondarie ricche di curve, salite e discese, passando per i laghi di Turano e del Salto, per il rientro a Roma imboccheremo la A24 a Tornimparte.
Partendo da Roma imbocchiamo la A24 nel tratto urbano fino al casello di Vicovaro-Mandela inserisco subito l’Active Distronic e contestualmente la guida assistita, con queste impostazioni la vettura è in grado di mantenere traiettoria, corsia, compiere semicurve sia su strade extraurbane sia in autostrada in perfetta autonomia ma se si tolgono le mani dal volante ogni 20 secondi circa si viene richiamati tramite un alert visivo e sonoro, in pratica il sistema vuole sempre assicurarsi che le mani del guidatore siano sul volante, in caso contrario verrà avviata una procedura automatica che porterà l’auto ad azionare l’indicatore di direzione destro, accostare sulla destra e attivare l’hazard tutto autonomamente.
Rilevo subito che la vettura a volte non si mantiene equidistante tra le due linee che delimitano la corsia, tende troppo a destra o a sinistra, questo mi porta a pensare che l’auto andrà a sbattere ma in realtà appena la telecamera rileva la riga più esterna la traiettoria viene corretta, certo all’inizio è difficile fidarsi ma è necessario farlo e non intervenire.
In questa prima fase di viaggio seleziono la modalità Individual settando sterzo e assetto in S+ e motore e cambio in C, non voglio rollìo ma nemmeno reazioni troppo allegre da parte del motore nelle fasi di ripartenza dopo i rallentamenti.
Silenzio assoluto e totale assenza di rumori grazie all’ottimo CX record nella categoria sono garantiti anche ad alta velocità, nemmeno i larghi pneumatici 245/35 Z 20 anteriori e 275/30 Z 20 posteriori si fanno sentire particolarmente, inoltre la grande disponibilità di spazio a bordo in tutte le direzioni permette viaggi davvero da first class.
Abbandoniamo l’A24 a Vicovaro-Mandela, Gianmarco funge da navigatore quindi non è necessario usare quello della CLS, inizia subito un percorso abbastanza guidato che attraversa piccoli centri abitati poco popolati anche per via del caldo.
Arrivati a Orvinio, Gianmarco mi indica di svoltare a sinistra lungo una strada provinciale verso Scandriglia, dopo pochi chilometri senza alcun cartello di avviso, scopriamo che la strada è stata colpita da una frana (successivamente rimossa) ma l’asfalto non è stato riposato quindi troviamo davanti a noi un vero percorso off-road decisamente poco consono alle caratteristiche della nostra CLS, pertanto posso solo rialzare la vettura di 25 mm rispetto all’altezza standard (oltre ai 15 mm di ribassamento con il settaggio S+) tramite l’apposito tasto sul tunnel centrale e marciando poco più che a passo d’uomo scartando a destra e sinistra arriviamo a Scandriglia.
Da questo momento in poi arriva il bello perchè ci aspettano tanti chilometri di curve, tornanti, salite e discese per raggiungere i due laghi di Turano e del Salto.
Imposto il settaggio S+ e la CLS dimostra subito di avere tutte le carte in regola per affrontare queste strade impegnative, le dimensioni e la stazza sembrano azzerarsi, con il corpo vettura che si muove agile tra una curva e l’altra, il telaio è quello eccellente della E sviluppato anche per il modello AMG 63 S con una resa impensabile per una Mercedes di qualche anno fa.
La risposta all’acceleratore è prontissima, non c’è quasi traccia di turbo-lag, potenza e coppia cono poderose, il 6 cilindri ruggisce e spinge come un dannato fino a 4500 giri senza il minimo segno di cedimento supportato da un eccellente cambio che opera al meglio sia in automatico che azionando i paddles dietro al volante, la trazione integrale mette a terra coppia e cavalli in modo neutro e assolutamente equilibrato, gli pneumatici runflat (Michelin Pilot Sport 3) a spalla ribassata garantiscono una gran rigidità a tutto vantaggio della precisione di guida, lo sterzo si rivela molto preciso,basta solo decidere dove mettere le ruote anteriori, in questi frangenti lo avrei preferito ancora più diretto ma sto guidando quasi al limite e la CLS non è un kart quindi va più che bene.
Affronto le curve con estrema aggressività, grazie alle sospensioni pneumatiche rigide come una tavola, spalanco il gas nel bel mezzo dei tornanti e con le gomme che stridono nel tentativo di offrire il massimo grip,non c’è la minima reazione anomala, la CLS acquista velocità come un missile pronta a divorare il successivo tornante quindi arrivo velocissimo, stacco più tardi possibile e sfrutto tutta la potenza frenante garantita dai 4 grandi dischi autoventilanti (gli anteriori forati) grande pressione sul pedale con l’ABS che interviene deciso, scalo tre marce in rapida sequenza, imposto, rilascio il freno e mi butto all’interno del tornante grazie uno sterzo talmente efficace che mi permette di mantenere le mani sulla posizione 9,15 incrociandole, poi ancora spalanco il gas e via posso infilare una dopo l’altra le curve lavorando solo di sterzo gas e cambio all’occorrenza senza toccare il freno, la CLS non delude e nonostante stia guidando molto vicino al limite non mi sento affaticato però fa molto caldo e la concentrazione mi fa sudare nonostante l’aria condizionata.
Rallento un attimo e tramite il menu dedicato vedo che con il calore e la guida aggressiva la pressione delle gomme è superiore a 3 bar mentre la temperatura degli pneumatici (una vera chicca) è di circa 55°C.
In avvicinamento ad ognuno dei due laghi (dove abbiamo fatto una sosta per permettere a Gianmarco di scattare alcune foto) faccio un pò di cool down viaggiando a velocità a circa 50/60 km/h per permettere ai radiatori di prendere aria, in particolare quello dell’olio (110°C), anche la turbina necessita di un corretto raffreddamento (a liquido) e lo stesso vale per i dischi dei freni.
Dopo pranzo dirigiamo verso Campo Felice la meta del nostro itinerario, partendo dallo svincolo autostradale di Torninmparte la strada è uno spettacolo,del tutto diversa dalle comuni strade di montagna tutte curve strette e tornanti,la SS 696 è decisamente larga con ampie curve e regala un panorama unico, non c’è assolutamente traffico, in modalita S+ i 286 CV della CLS ti portano a raggiungere alte velocità anche premendo poco sull’acceleratore,anche se ci si trova ad affrontare una salita, ma di questo fatico ad accorgermene un pò per il panorama spettacolare che la strada per niente impegnativa mi invita ad ammirare,un pò per il fatto che la CLS è molto silenziosa e confortevole e infonde una grandissima sicurezza quindi non restituisce una percezione reale della velocità alla quale si viaggia (pregio manifestato in tutti i frangenti).
Giunti a Campo Felice possiamo apprezzare una temperatura che sembra ormai sconosciuta a causa del caldo africano che opprime le nostre città da qualche giorno, Gianmarco ne approfitta per realizzare un servizio fotografico completo alla nostra Stellona.
Si riparte per il ritorno verso Roma, proverò a godermi un pò la CLS come passeggero, dopo un paio di chilometri devo subito “riprendere” Giulia in quanto sta correndo un pò troppo, evidentemente le sensazioni che ho descritto prima hanno influenza anche su di lei.
Imbocchiamo la A24 a Tornimparte e tra sorpassi e curvoni Giulia ci conduce quasi fino a Roma in breve tempo, al termine del nostro giretto il display segna 320 km percorsi con un consumo medio di 10l/100 km che considerate le caratteristiche della vettura e l’utilizzo alla quale l’ho sottoposta non è niente male, se non avessi spinto tanto sicuramente non saremmo andati oltre gli 8l/100 km.
Durante tutto il weekend abbiamo percorso quasi 600 km, restituire la CLS che si è dimostrata un’ottima compagna di viaggio è difficile poichè è assai facile abituarsi alle sue numerose qualità: confort, sicurezza, prestazioni, guidabilità, tecnologia e tanto spazio a bordo oltre ad un bagagliaio capiente e profondo con la possibilità di frazionare lo schienale posteriore con rapporto 40/20/40.
Forse il prezzo è un tantino alto anche se si tratta di un modello di nicchia.
Ringraziamo Gianmarco Gori per l’organizzazione dell’itinerario, compresa la scelta del ristorante, e per l’eccellente servizio fotografico.
Ringraziamo Mario Mazzanti Product Expert della Concessionaria MB Roma sede di via Zoe Fontana per la consueta disponibilità, gentilezza e amicizia e per averci reso disponibile la vettura.