Alla fine del 2012, Mercedes-Benz rivoluziona completamente la Classe A sia nei design che nella tecnica e la piccola monovolume chic dalla guida alta pensata principalmente per la clientela femminile e per l’uso cittadino, viene sostituita dalla W176, un nuovo concetto di hatchback sportiva e dinamica che strizza l’occhio ad un bacino molto più ampio di utenza, in particolar modo quella giovane di ambo i sessi, la vettura è subito un successo e ne verranno venduti oltre un milione di esemplari in tutto il mondo.
A distanza di 5 anni e mezzo, debutta la nuova W177 e con questa il rivoluzionario sistema infotelematico denominato MBUX (Mercedes Benz Users Experience) NTG 6, si tratta di una intelligenza artificiale che per la prima volta nella storia dell’auto si adatta all’utente e non viceversa, è possibile impartire comandi vocali alla vettura senza utilizzare termini predefiniti ma parlando come ad una persona.
Per la prima volta la Casa di Stoccarda ha deciso di far esordire una nuova tecnologia a partire dall’entry level di gamma anzichè che dal top gamma come la Classe S.
Le motorizzazioni previste al lancio sono una a gasolio A180d e due a benzina A200 e A250 tutte dotate di trazione anteriore e cambio automatico 7G-DCT.
Presso le concessionarie è disponibile in test drive unicamente la versione 180d ma grazie a MB Roma sede di via Zoe Fontana (direttamente collegata a MB Italia) la collega Giulia Mei ed io abbiamo ricevuto una delle pochissime A200 presenti nel nostro Paese per un intero week end lungo approfittando del ponte di S. Pietro e Paolo patrono di Roma.
La vettura che ci viene assegnata è in versione Sport vernice metallizata Argento Iridio equipaggiata con pacchetto Tech, pacchetto Night, display frontale da 10,25″, tetto Panorama e cerchi da 18″ che comportano l’adozione dello schema sospensivo posteriore multilink a 4 bracci in luogo del ponte torcente previsto di serie per le vetture equipaggiate con cerchi da 17″.
Il retrotreno multilink è comunque previsto di serie per tutte le motorizzazioni più potenti, dalla 250 (220d sul fronte diesel) a salire, oltre che in abbinamento alla trazione 4Matic e alle sospensioni attive regolabili.
Il contakm totale della A200 segna poco più di 100 km ci catapultiamo immediatamente nel traffico della capitale, guida Giulia quindi io posso dedicarmi all’analisi degli interni da passeggero.
L’abitacolo è completamente rinnovato, non c’è un solo elemento in comune a quello della precedente generazione, si percepiscono immediatamente maggiore spazio in tutte le direzioni (bagagliaio compreso) e materiali migliori, anche se il rivestimento superiore dei pannelli porte è più rigido e i numerosi particolari rivestiti con laccatura nero pianoforte sono troppo delicati e mostrano subito ditate e rigature, le cinture di sicurezza anteriori non sono regolabili in altezza inoltre mancano le maniglie sul tetto,non mi piacciono le leve per devioluci e il selettore cambio automatico ai lati del volante, design discutibile e aspetto troppo cheap, sicuramente meglio quelli della W176.
L’illuminazione interna un pò scarsa sulla precedente Classe A, ora è al top grazie ad una plafoniera anteriore dotata di 4 grandi LED (purtroppo a luce calda) e a due spot posteriori dotati di 2 LED mutuati dai modelli di classe superiore , il tutto garantisce un’ottima illuminazione.
I sedili confort della versione Sport, indubbiamente molto meno appealing della versione sportiva a cui siao abituati, si rivelano subito molto comodi grazie anche alle numerose regolazioni come ad esempio inclinazione e lunghezza della seduta.
La plancia presenta un design decisamente moderno con le bocchette dell’aria a turbina (anch’esse mutuate dai modelli superiori) e hi-tech con il lungo display che incorpora due monitor da 10,25″ ad alta definizione, quello centrale di tipo touch screen, con grafica tridimensionale, una novità in casa Mercedes.
Le funzioni sono tantissime così come la possibilità di visualizzazione le varie informazioni su entrambi i monitor, c’è da passare un’intera giornata a smanettare, ad esempio per quanto riguarda i dati relativi al motore sono disponibili informazioni aggiuntive come la temperatura dell’olio del cambio (precedentemente visualizzabile solo sulla 45 AMG) e persino la pressione di sovralimentazione.
Come anticipato sopra, il nuovo sistema MBUX si interfaccia con l’utente il quale deve semplicemente pronunciare la frase “Hey Mercedes” oppure semplicemente “Mercedes” e chiedere o comandare quello che si desidera, le funzioni sono tantissime: dalla regolazione della temperatura (non del volume della radio), alla chiusura apertura della tendina oscurante del tetto, alla ricerca dell’emittente radio preferita, navigazione, rubrica telefonica, fino ai più svariati consigli come la ricerca di un parcheggio, un ristorante o una pompa di carburante o le previsioni del tempo.
A volte capita che il sistema non comprenda cosa gli si chiede anche riformulando la richiesta diversamente ma in molti casi si può provvedere manualmente tramite touch screen o comando tattile al volante o ancora con touch pad sul tunnel centrale che si rivela molto pratico da usare e comodo grazie al supporto per il polso situato verso il pozzetto centrale.
Però può anche capitare che durante una normale conversazione con gli altri passeggeri presenti a bordo, se qualcuno pronuncia la parola Mercedes riferendosi al Brand o magari per dire “ieri sono andato alla Mercedes” il sistema si metta al nostro servizio pronunciando un “si” come se lo avessimo chiamato in causa.
Prendo io il volante, la visibilità è migliorata rispetto alla W176 per via di una linea di cintura meno bassa, come sempre la parte posteriore è quella più complicata (soprattutto di notte per via del lunotto oscurato con pacchetto Night) ma la retrocamera è ad alta definizione e offre un’eccellente qualità di immagine in tutte le condizioni.
Le strade di Roma sono il miglior banco di prova per la nuova A, come noto dalla cronaca le condizioni del manto stradale lasciano molto a desiderare quindi possiamo testare bene l’assorbimento che appare molto buono nonostante l’assetto ribassato sportivo, solo la risposta su alcune buche appare un pò secca, tra l’altro la spalla degli pneumatici piuttosto alta e atipica per i cerchi da 18″ aiuta molto ad assorbire.
Altro dettaglio positivo che percepiamo immediatamente è la totale assenza di rumori, vibrazioni o scricchiolii all’interno dell’abitacolo certo l’auto è nuovissima ma si se manterrà così nel tempo,in Mercedes avranno davvero fatto un ottimo lavoro. L’unico rumore proviene dalla cintura lato passeggero che sbatte contro il rivestimento quando non viene utilizzata.
Nel traffico caotico di Roma, la A appare a suo agio, il motore è brillante e scattante, lo sterzo è sempre pronto e garantisce un ridotto raggio di svolta, sedili come anticipato molto confortevoli, navigazione precisa e cambio dal funzionamento automatico fluido riducono decisamente lo stress di guida, il cambio si fa apprezzare sia in automatico che in manuale ma a volte scala una marcia anche se non è necessario, a fronte di una leggera pressione sul gas anche in modalità C, trovo discutibile questa logica poichè disturba il confort, tra l’altro il piccolo 1.300 appare abbastanza elastico e posso solo pensare che sia una decisione voluta dal software per permettere al motore di lavorare sempre nell’arco ottimale di coppia (250 Nm a 1600 giri) ma ripeto, secondo me non sempre è necessario il passaggio al rapporto inferiore.
Durante la nostra prima serata in compagnia della vettura, apprezziamo l’ottima illuminazione dell’abitacolo garantita delle plafoniere e di tutti i comandi, oltre alla coreograficità dei due monitor che visualizzano immagini molto suggestive, molto buona come sempre la visibilità garantita dai fari a LED, su questa vettura non è presente il nuovo Multibeam LED che integra anche la funzione abbaglianti automatici, la levetta non ha più una posizione avanzata per il loro inserimento,va sempre spinta in avanti ma ritorna nella posizione centrale, lavora quindi con un impulso, analoga operazione va eseguita per la loro disattivazione.
Il giorno successivo si presenta più impegnativo per la nostra A, decido di metterla alla fusta sulle strade del Gran Sasso d’Italia fino a Campo Imperatore a quota 2000 m.
Per raggiungerlo da Roma,imbocchiamo l’autostrada A24 Roma-L’Aquila, la vettura si dimostra subito molto confortevole, non si percepisce alcun fuscio aerodinamico, i retrovisori esterni non sono presi “dal magazzino” ma disegnati ad hoc per la A quindi si adattano perfettamente all’andamento dei flussi dell’aria.
Le numerose gallerie presenti ci danno modo di notare quanto sia sempre ottimale la visibilità dei due monitor, la luminosità si adatta rapidamente ma in modo graduale alle continue variazioni di luce e anche quando gli schermi vengono investiti dai raggi solari rimangono perfettamente leggibili.
La A si dimostra stabile e sicura anche sui curvoni presi ad alta velocità, l’iniziale rollìo si stabilizza appena la vettura va in appoggio sulle ruote esterne, in questi frangenti consiglio di settare lo sterzo in modalità S per ottenere un rapporto più diretto.
La frenata non delude mai, anche in caso di rallentamento a velocità elevate e il retrotreno multilink garantisce stabilità se ci si trova a frenare durante la percorrenza di un curvone.
Il piccolo 1.300 non si fa intimidire dalle ripide salite della A24, anche con il settaggio C (consiglio modalità Individual, trazione C e sterzo S) il cambio è veloce a scalare il rapporto corretto nelle ripartenze dopo i rallentamenti, il motore ha un sound abbastanza gradevole e non è mai rumoroso, a 130 km/h in 7.a si attesta a 2400 giri favorendo anche i consumi, in queste condizioni il computer di bordo ha indicato 6.8 l/100 km da considerare anche la temperatura esterna alta che ha costretto il climatizzatore a lavorare a pieno ritmo.
Abbandonata l’autostrada ad Assergi cominciamo la scalata verso Campo Imperatore, arriva adesso il momento di massimo sforzo per la nostra A, imposto il dynamic select in modalita S, appena superata la località di Fonte Cerreto la strada diventa un susseguirsi di curve, tornanti ma anche rettilinei in salita , circondata da un panorama mozzafiato tra cime che arrivano a 2400 metri e verdi pascoli.
Nonostante la potenza di 163 CV decisamente buona, non mi aspetto molto da un 1.300 che per via della ridotta cubatura sviluppa 250 Nm specialmente affrontando salite di questo tipo, ed è per questo che l’ho apprezzato maggiormente, inutile tirargli il collo, per ottenere una spinta valida non bisogna scendere sotto i 1800 giri, il meglio viene dato tra 2000 e 4500 giri, regime oltre il quale si avverte una sorta di rilassamento nonostante in automatico le cambiate vengano effettuate a quota 6200 giri ma in questo intervallo viene prodotto più rumore che boost quindi è meglio intervenire manualmente massimo a quota 5000 giri.
C’è però una considerazione importante da fare: il motore è nuovissimo e quindi ancora legato pertanto dopo un accurato rodaggio e post rodaggio sicuramente prestazioni e consumi (ovviamente saliti durante queste frustate) andranno a migliorare.
Il cambio non è velocissimo, cambiate e scalate avvengono con un certo ritardo dall’impulso sul paddle, mi sembra che vada un pò meglio in automatico, lo sterzo è diretto e preciso, i freni (volutamente impegnati solo per un breve tratto) non hanno manifestato fenomeni di fading o cali di efficienza.
La coppia non esagerata fa si che la vettura sia poco sottosterzante (e questo è sempre positivo) in questi frangenti avrei preferito un assetto più rigido e un spalla degli pneumatici più bassa per aver maggiore precisione dello sterzo e minore flessione laterale degli pneumatici stessi.
Confesso di aver spinto la vettura sufficientemente al limite in condizioni di utilizzo non frequenti e/o abituali, ma guidando su queste strade la A200 normalmente senza rinunciare ad un pizzico di brio, il gruppo motore cambio non deluderanno, anche perchè se si desiderano maggiori prestazioni è meglio dirottare verso la A250 o meglio verso la A35 AMG quando sarà disponibile sul mercato.
Nel pomeriggio durante la discesa verso la A24, guido la A 200 in modo tranquillo ma comunque dinamico, vengo ancora colpito positivamente dalla sensazione di confort e sicurezza che quest’auto trasmette.
Dirigendo verso Roma la temperatura esterna aumenta sensibilmente, abbiamo lasciato i 20°C di Campo Imperatore e ora il termometro indica 35,5°C un plauso va fatto il climatizzatore automatico Confortmatic di serie per le ottime prestazioni dimostrate, non dimentichiamo che basta dire “Hey Mercedes, alza (o abbassa) la temperatura” per avere a bordo il clima desiderato.
Durante la percorrenza autostradale ho potuto verificare l’efficacia dell’Active Lane Keeping Assyst il quale interviene con una frenata mirata ogni volta che la vettura stà per lasciare la corsia senza l’utilizzo dell’indicatore di direzione, reazione inaspettata che può spaventare il guidatore se non ne è a conoscenza, poichè l’intervento è più o meno repentino e brusco, sul display frontale viene visualizzata l’auto con delle linee rosse in direzione della sbandata e delle linee blu ad indicare la corsia.
Sulla W177 è stato adottato il nuovo volante che Mercedes-Benz ha introdotto prima su S e CLS, oltre ai tasti tattili la novità è che ora i comandi del Tempomat (Distronic Plus se presente) e Speedtronic sono posizionati sulla razza sinistra ed è stata eliminata la storica levetta sul lato sinistro del piantone dello sterzo.
Devo dire che ho apprezzato molto questa modifica che all’inizio non mi convinceva (già provata in precedenza su CLS) è molto più funzionale e pratica poichè consente di mantenere saldo il volante con 4 dita e azionare i comandi utilizzando il pollice mentre in precedenza avveniva il contrario, occorreva lasciare la presa del volante tenendolo con il pollice.
I comandi sono tre, con quello centrale si setta la velocità (da 1 a 10 km/h per volta) con il destro si selezionano il Tempomat o lo Speedtronic e con il sinistro si richiama la velocità impostata o si disattiva il dispositivo.
Rientrati a Roma ci muoviamo nuovamente nel traffico urbano per raggiungere il centro (Roma è sempre Roma).
Complessivamente la nuova Classe A si è dimostrata un’ottima auto, con la nostra versione Sport meno accattivante della Premium, un’auto forse più “da famiglia” rispetto al modello precedente più giovanile.
Riconsegnata la A, la percorrenza totale sarà di quasi 600 km.
Desideriamo ringraziare ancora una volta Mario Mazzanti Product Expert presso la sede di Mercedes-Benz Roma Tiburtina per averci reso disponibile la vettura per questo lungo week-end.