Test Drive Mercedes Benz Nuova Classe E 4Matic All-Terrain

“Ogni potenziale Cliente deve poter trovare una Mercedes adatta alle proprie esigenze!”

Questo è quanto hanno affermato i Manager della Casa di Stoccarda e sulla base di questa linea di pensiero è nata la nuova Classe E All-Terrain, una rivisitazione in chiave “offroad” della più celebre Station-Wagon stellata che si pone in diretta concorrenza con modelli già noti come Audi A6 Allroad e Volvo V90 Cross Country.


Di fatto le differenze rispetto ad una classica E SW si evidenziano nella calandra a due lamelle cromate dotate di 4 piccole prese d’aria rettangolari aggiuntive ciascuna, che ricordano la ML W164 e adottate anche sulla recentissima GLA restyling, gli scudi paraurti modificati nella parte bassa presentano un inserto non verniciato ed un uno cromato, gli archi passaruota esibiscono inserti non verniciati e le minigonne anch’esse non verniciate mostrano un profilo cromato che ne accompagna l’intera lunghezza.
All’interno nessuna differenza.

Questa new entry mi è parsa fin da subito interessante e non è mancato l’invito della Concessionaria Ufficiale StarEmilia (che ringrazio) ad effettuare un test drive di un’intera giornata mettendomi a disposizione una una Business Sport nell’unica (al momento poichè la 350d sarà ordinabile da metà giugno) motorizzazione disponibile, la 220d con trazione 4Matic.
La dotazione di serie è già abbastanza completa e include fari a LED, cerchi da 19″, portellone posteriore automatico azionabile anche tramite radiocomando, Parktronic + retrocamera, ma il vero plus della All-Terrain è rappresentato dlle sospensioni attive Air Body Control.
L’equipaggiamento opzionale su questa vettura prevede il  Comand Online con touch pad, i bellissimi cerchi da 20″ e le modanature in legno di frassino nero su plancia e porte.

Come sempre la vettura mi viene consegnata lavata e con il pieno di carburante, il display indica 1440 km totali.

Dopo aver impostato agevolmente la corretta postura di guida grazie alle molteplici regolazioni  disponibili per il sedile, compresa la lunghezza della seduta e i supporti lombari pneumatici, é giunto il momento di partire.
L’itinerario che percorrerò è uno dei soliti e mi permetterà di testare la vettura su quasi tutte le possibili tipologie di percorso.
Lasciando la Concessionaria imbocco immediatamente la A13 in direzione Bologna, nell’habitat (ma non é il solo) nel quale la E si esprime al meglio. Se ricordate quando un anno fa provai la versione berlina, scrissi che la sensazione era quella di guidare una Classe S, ebbene questa sensazione non è venuta meno con la versione All-Terrain che trasferisce puntualmente confort, relax e sicurezza di marcia ad un livello decisamente superiore, la silenziosità meccanica e aerodinamica é da primato, i sedili ampi e avvolgenti offrono il giusto supporto e ti invitano a guidare per centinaia e centinaia di chilometri senza stanchezza, tutti i comandi principali sono a portata di mano, la visibilità è ottima in qualsiasi direzione, peccato che questo esemplare non sia dotato del pacchetto di assistenza alla guida altrimenti avrei potuto fare da semplice spettatore in poltrona.
A 130 km/h in modalità C con il rapporto n.9 innestato, il motore sonnecchia a 1500 giri, é sufficiente tenere l’audio a volume minimo, in caso di rallentamento e successiva ripartenza, agendo sul Tempomat il cambio scala immediatamente il numero di rapporti necessario a riprendere agevolmente ma senza turbare il confort.
Raggiunta Bologna, dirigo prima sulla A14 poi a Casalecchio di Reno sulla A1 in direzione Firenze, tra poco si apriranno le danze sugli impegnativi curvoni della vecchia Panoramica.
Percorro il primo tratto ancora in modalità C, le sospensioni trasmettono un pò di rollio ma nulla di fastidioso, anche lo sterzo sebbene meno diretto rimane adeguato all’andatura, all’interno delle gallerie apprezzo l’atmosfera creata dalle luci soffuse ambient che corrono lungo la plancia e sui pannelli porta.
Verso Pian del Voglio decido di incrementare il ritmo, quindi commuto in modalità S e la All-Terrain si trasforma dimostrando subito una decisa rigidità delle sospensioni ABC, il cambio complice anche la strada in salita, predilige nettamente i rapporti più bassi, in genere 5.a e 6.a, il motore risponde molto più rapidamente ai comandi impartiti dall’acceleratore, lo sterzo riduce il proprio rapporto e diventa preciso nel disegnare le traiettorie e tutto concorre a garantire il massimo supporto ad una guida dinamica su una strada impegnativa come questa.
Grazie a ciò e all’ottima trazione 4Matic, la E sorprende e appaga per la grande stabilità in tutte le condizioni, và in appoggio sulle ruote esterne con rapidità e naturalezza.
Progressivamente aumento la velocità, stringo forte il volante (dal diametro e dallo spessore della corona perfetti) sulle 9,15 e lo sterzo restituisce un ottimo feeling, mi fa capire bene dove sono le ruote anteriori, é preciso e reattivo, la coppia del 2 litri turbodiesel è presente e costante fin da sotto i 1500 giri e nonostante il peso di 1950 kg non si fa intimorire dalle salite del valico appenninico, assistito al meglio dall’ottimo 9G-Tronic.
Aumento ancora la velocità poiché la E mi trasmette sicurezza, forse troppa, sto guidando tra i curvoni velocissimo ma l’impressione è di essere sui binari, anche per merito dei cerchi da 20″ con pneumatici runflat, la E non si scompone nemmeno nei bruschi rallentamenti in curva grazie ai generosi pneumatici 275/30 il suo posteriore rimane stabile senza creare apprensioni, al limite ci pensa l’ESP a rimediare.
Davvero straordinario se si considerano la velocità alla quale sto viaggiando, la lunghezza e il peso dell’auto.

Lascio l’A1 a Barberino del Mugello e devo dirigere verso nord (in pratica torno indietro) a Castiglione dei Pepoli, interrogo il Comand che in un attimo mi propone due alternative, la prima attraverso il Passo della Futa tagliando per Roncobilaccio e la seconda che non conoscevo tramite il Valico della Crocetta, scelgo quest’ultima.
Cambio l’impostazione del dynamic select sul quale apro un piccola parentesi: sulla All-Terrain la configurazione è pò diversa ovvero troviamo le classiche modalità Eco,C,S ma l’opzione S+ è presente solo all’interno della gestione Individual ed è applicabile solo a motore e cambio, inoltre è diponibile la modalità All-Terrain che ottimizza il funzionamento di motore, cambio, sterzo e sospensioni (alza la vettura di 25 mm) per la marcia in off-road leggero ed è impostabile fino a 50 km/h.
Scelgo la la modalità Individual configurando motore e cambio in S+, sterzo in S e assetto in C avendo notato che la strada sebbene molto tranquilla presenta un asfalto piuttosto irregolare, mi rendo conto immediatamente  che con questo tipo di settaggio, motore e cambio rispondono fin troppo aggressivamente rispetto alla mie intenzioni di guida per quel tipo di strada stretta che non conosco, in particolare la risposta alla pressione sul gas è troppo energica e quando freno le scalate sono troppo drastiche, commuto quindi in modalità S.

Raggiungo Castiglione dei Pepoli e dirigo verso Porretta Terme passando per i laghi di Brasimone e Suviana, conosco bene questa strada, l’asfalto è molto buono e il traffico minimo pertanto decido di vedere come se la cava la E SW, imposto la modalità Individual ma  questa volta con motore e cambio (la voce sul menu è trazione) in configurazione più cattiva S+ sterzo e assetto in S, provando prima con cambio in automatico.
Rimango subito impressionato da come questa vettura lunga e pesante non si faccia intimorire da curve di ogni genere e tornanti a gomito, lo sterzo molto diretto permette di destreggiarsi con pochissimo angolo di volante, ad esempio per percorrere un tornante a gomito all’interno senza sconfinare nella corsia opposta è sufficiente una rotazione di circa 225°, l’assetto è stabile e la vettura dà l’impressione di essere su di una tavola, ottima la motricità con ripartizione fissa 45%-55% che garantisce un comportamento assolutamente neutro, quando si trova il punto di corda e si spalanca il gas la All-Terrain rimane calamitata sull’asfalto con le spalle rinforzate dei runflat che danno tutto quello che possono, nessun accenno di sovrasterzo ma un lievissimo accenno di sottosterzo quando la si porta verso il limite.

Il cambio, eccellente in qualsiasi situazione, è veloce e mi assiste nei migliore dei modi, in funzione dell’intensità delle frenate vengono scalati in anticipo e con una certa “rabbia” i rapporti necessari a garantire il l’opportuno freno motore e percorrere le curve con la marcia giusta consentendo al motore di lavorare sempre in pieno arco di coppia. Non ho mai dovuto intervenire manualmente per scalare.
In queste operazioni il 9G-Tronic è coadiuvato da un software “di tipo cartografico”, ovvero la centralina che lo gestisce si avvale delle mappe digitali e conosce in anticipo l’andamento e la tipologia della strada (ad esempio curve e salite o discese) che si andranno a percorrere, ovviamente il tutto anche quando il navi non è in funzione.
Anche utilizzando la funzione il divertimento aumenta, potendo conquistare la completa gestione delle cambiate riducendo al minimo i tempi di risposta, molto piacevoli in modalità S+ i contraccolpi prodotti durante i passaggi al rapporto superiore.
Il motore con i suoi 194 CV e 400 Nm c’è ma a questi livelli di peso è il minimo sindacale, rispetto alla berlina con trazione posteriore provata l’anno scorso emerge un piccolo calo prestazionale che era comunque nelle mie aspettative.
Va detto però che si apprezzano la notevole silenziosità ad ogni regime e l’assoluta assenza di vibrazioni oltre ai bassi consumi quando non si sfrutta il motore come ho fatto io.
I freni sono un altro punto di forza, con quattro grandi dischi ventilati l’azione è sempre pronta e consistente anche alle alte velocità, tra le curve di queste strade non mostrano fenomeni di fading, il feeling con il pedale è ottimo, mantiene sempre una buona consistenza sotto il piede ed offre una modulabilità più che buona.

Dopo alcune pause durante le quali scatto qualche foto, raggiungo Porretta Terme e mi dirigo verso Sestola precisamente al Lago della Ninfa quota 1600 m.
Paesaggio e tipologia di strada non cambiano, la vetta del Monte Cimone è ancora innevata, decido di percorrere questi 40 km in totale relax godendomi appieno il confort, coccolato dalla Classe E.
Arrivato a destinazione faccio una sosta e approfitto per scattare altre foto suggestive che ben si addicono allo scenario offroad per il quale è stata creata questa versione All-Terrain.

Riparto in direzione Abetone, Dynamic Select settato in S mantenendo una guida dinamica, sulla SS12 arrivo in coda a ben quattro camion, una vera iattura su queste strade, fino a Pievepelago non ho la possibiltà di sorpassare poi sfrutto il rettilineo della circonvallazione e con un tocco di acceleratore mi libero di tutti e quattro.
Sosta sull’Abetone e ripartenza verso S. Marcello Pistoiese dove mi aspetta un’ impegnativa discesa con molteplici curve e tornanti per lo più immersi nell’ombra di un bellissimo bosco.

Si ritorna verso Porretta Terme (fin qui ho seguito un percorso circolare) la bellezza di queste strade stà anche nell’assenza di traffico, ma oggi ci sono diversi ciclisti molti dei quali stranieri con zaini ed equipaggiamento ingombrante al seguito, occorre prestare particolare attenzione quando si percorrono curve cieche a destra, può capitare di trovarsene improvvisamente uno davanti anche perchè la sede stradale è stretta e si cerca di rimanere distanti dal centro per evitare eventuali bus di linea che si potrebbero materializzare  all’ultimo momento e la mia All-Terrain non è proprio un’acciuga.

Sempre “agli ordini” del preciso Comand, dirigo verso Bologna evitando la SS64 Porrettana e scegliendo di passare per Montese, Castel d’Aiano e Cereglio, la strada si sviluppa a lungo in cima ad un bellissimo altopiano, per poi immergersi all’interno di verdi boschi ad una quota che varia da 600 a oltre 800 metri del Passo Brasa.
I chilometri scivolano via sotto le ruote della E che si rivela sempre fantastica da questo punto di vista, curve e tornanti non sono uno stress, scorro le varie schermate del Comand, molto suggestive quelle riferite alle modalità S+ e Individual che mostrano angolo di sterzo, percentuale apertura del gas della pressione sul freno, indicatore G-force per accelerazione longitudinale e laterale, compressione ed estensione dei soffietti delle sospensioni pneumatiche, molto utile infine la schermata che oltre a visualizzare potenza e coppia erogate in tempo reale, indica temperatura dell’olio e tensione erogata.

Le colline sono ormai alle mie spalle e a Casalecchio di Reno imbocco la tangenziale che a quest’ora (sono circa le 16:30) è abbastanza trafficata, sono costretto pertanto a diversi e ripetuti “stop and go” però a dirla tutta, dopo 300 km di curve e tornanti (vi assicuro che non sono uno scherzo) non mi lamento, la comodità della funzione hold, il silenzio a bordo, il comfort dei sedili agevolano la sonnolenza.

Gli ultimi 45 km sulla A13 verso Ferrara sono percorsi nel massimo relax possibile, confermo che l’ideale sarebbe stato disporre del Distronic Plus.
Mi rimane il tempo per una capatina urbana, certo non è l’habitat ideale per una vettura lunga 5 metri e larga quasi 2 però emerge subito che il ridotto angolo di svolta permette alla E di muoversi agevolmente anche tra le vie strette, và sottolineato che a causa dei semiassi con giunti omocinetici, con la trazione integrale si ha un pò meno sterzo che con quella posteriore, la visibilità è ottima anche in manovra grazie alla retrocamera e al Parktronic, ad ogni modo consiglio caldamente la telecamera a 360°.

Dopo 460 km è ora di riconsegnare la All-Terrain e come di consueto concludo con alcune considerazioni generali: la Classe E in qualsiasi versione la scegliate è una instancabile macinatrice di chilometri, davvero non si sente l’esigenza di fermarsi se non strettamente indispensabile, come ho scritto prima 300 km di montagna e collina tra curve e tornanti non sono uno scherzo, servono un fisico allenato e l’auto giusta e da quest’ultimo punto di vista con la E ci siamo assolutamente.
A bordo si percepisce un grande senso di solidità, con materiali e assemblaggi al top e di protezione, sembra che nulla dall’esterno possa nuocerci, c’è spazio in abbondanza per persone e bagagli, a tal proposito come capacità di carico siamo sui livelli di un cargo, gli schienali del divano possono essere abbattuti separatamente grazie a 4 comodi e pratici comandi elettrici, due (uno per lato) all’interno del bagaglio e due allocati tra lo schienale e la battuta della porte posteriori. Inoltre è presente un tappetino reversibile con un lato in gomma antiscivolo lavabile ed un lato in moquette,  su entrambi i lati sono presenti applicazioni in velcro per bloccare il tappeto al piano di carico in moquette.
Per ciò che concerne il sistema di infotainment, anche qui siamo ai massimi livelli a partire della grafica tridimensionale che ad esempio quando si viaggia in montagna come nel mio caso mostra il versante sul quale si sta salendo o scendendo, le funzioni sono numerose, è molto veloce e abbastanza intuitivo ma almeno all’inizio, soprattutto per chi non conosce il layout Mercedes è necessario un pò di apprendistato.
I vari menu e sottomenu possono essere richiamati e le impostazioni personalizzate tramite il tasto tattile sulla razza destra del volante (quello sulla razza di sinistra gestisce il display nello strumento combinato), il Voicetronic, il controller o il touch pad posti sul tunnel centrale, quest’ultimo più comodo durante la marcia in quanto per ogni carattere o numero che viene scritto c’è la conferma vocale e per restare in tema, la voce femminile non è cambiata rispetto allo scorso anno e mantiene quella cadenza non particolarmente gradevole che assomiglia ad una cantilena, nulla di grave o non sopportabile però è un downgrade rispetto alle precedenti generazioni di Comand e ci vorrebbe davvero poco per rimediare.

Desidero ringraziare la Dott.ssa Erika Sala General Manager di StarEmilia S.r.l. ed Enrico Negri Consulente di Vendita, per avermi reso disponibile questa vettura.