F’1 GP del Messico: A Mexico City il podio è tutto motorizzato Mercedes

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Dopo 23 anni e l’ultima vittoria di Nigel Mansell (che nel 1992 conquistò anche del titolo iridato) su Williams, il Circus della F1 ritorna in Messico e vede ancora una volta splendide protagoniste le due Frecce d’Argento che dominano la gara e portano a casa l’ennesima doppietta, seguite sul terzo gradino del podio dalla Williams di Valtteri Bottas anch’essa motorizzata Mercedes.

Nico Rosberg centra il quarto successo stagionale portando a termine la corsa in 1h 42′ 35″038 alla media di 178,597 km/h ed è autore anche del suo primo hot trick in carriera dimostrandosi sempre il più veloce durante le free practices del venerdì, conquistando la pole position e realizzando il giro più veloce in gara in 1’20”.521.
Al secondo posto si è piazzato il compagno di squadra Lewis Hamilton ad 1,9″.
Allo spegnimento dei semafori Nico tiene la testa tallonato da Lewis mentre dietro si scatena subito la bagarre, la Ferrari di Vettel partita dalla terza posizione viene subito sorpassata dalla Red Bull del russo Kvyat e alla prima chicane, l’altra Red Bull di Ricciardo gli finisce nella fiancata causando la foratura della gomma posteriore destra e compromettendo così la gara della Rossa di Maranello, costretta a rientrare ai box trovandosi in ultima posizione.

I primi piloti che montano gomme Mercedes-Mexico-003soft cominciano a lamentarne il degrado già dopo l’8° giro e danno il via ai pit stop, i due piloti Mercedes sfruttano al meglio le proprie coperture Rosberg resiste fino al 26.mo giro mentre Hamilton riesce a completare la 28.ma tornata prima di fermarsi, entrambi montano pneumatici a mescola media e non si prevedono ulteriori soste ai box per il cambio gomme.

Vettel in rimonta, compie un errore tradito dalla troppa foga, va in testacoda e deve ripartire nuovamente dal fondo.

Al 23.mo giro Kimi Raikkonen, in lotta con il connazionale Bottas, si ritira per un contatto che provoca la rottura della sospensione posteriore destra della sua Ferrari.

Davanti le due Mercedes viaggiano indisturbate e fanno il vuoto, Kvyat è staccato di oltre 30″,  con un vantaggio così  elevato gli ingegneri della Stella decidono di far effettuare ad entrambi i piloti un secondo pit stop per montare gomme nuove, Nico si ferma al giro 46 e monta ancora gomme medie mentre Lewis si ferma al giro 48, rimanendo anch’esso su coperture prime.

Al 52.mo giro Vettel, dopo aver sostituito nuovamente gli pneumatici, incappa ancora una volta in un errore, perdendo il controllo della sua monoposto che va a sbattere contro le barriere protettive, entra in pista la Safety Car ed è ritiro definitivo per il pilota del Cavallino Rampante.

Il distacco delle due Mercedes si azzera, ma al riprendere della gara gli ultimi 16 giri sono sufficienti al du
o di testa per staccare la Williams di Bottas di quasi 15″.

Al termine dei 71 giri previsti è ancora una strepitosa doppietta per le Frecce d’Argento, la decima di questa magnifica stagione.

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Un entusiasta Nico Rosberg commenta a caldo: “Mi sentivo come una rockstar sul podio, è il più bello di sempre. È stata una giornata fantastica, una gran gara e gran battaglia con Lewis. È il miglior podio dell’anno, incredibile. Un pubblico magnifico. Grazie per il vostro sostegno!“. Analizzando la gara aggiunge: Sono andato in curva 1 per primo, conta tanto contro il mio compagno, avevo un bel passo gara, ho controllato e sono contento. Il pit è stato precauzionale, non mi è piaciuto perché avevo un bel ritmo e quando fai una sosta è come un reset“.

Gli fa eco il compagno di squadra Lewis Hamilton: “Rosberg ha corso una gara fantastica, oggi è bellissimo essere qui con un pubblico come questo. I fan sono stati straordinari e non avevo mai visto nulla di simile prima di oggi”.

Con la vittoria di oggi Rosberg scavalca Vettel e sale al secondo posto nella classifica piloti (272 a 251), davanti al neo Campione del Mondo – e forse anche leggermente demotivato – Hamilton.

Il circuito dedicato ai fratelli Rodríguez realizzato all’inizio degli anni ’60 e modificato per adeguarsi alle esigenze delle monoposto moderne, sorge a Città del Messico, una delle metropoli più popolose del mondo ad una quota di 2420 m. sul livello del mare, l’aria è più rarefatta ma i motori sovralimentati non soffrono questa condizione climatica tant’è che sul rettilineo principale (tra i più lunghi del Mondiale) che misura 1,3 km, le Mercedes hanno toccato una punta di 354 Km/h, è necessario comunque un ottimo bilanciamento generale unito al grip meccanico per essere efficaci anche sulla parte guidata e più lenta, il tracciato risulta abbastanza impegnativo per l’impianto frenante.

Appuntamento tra due settimane sulla pista di  Interlagos per il Gran Premio del Brasile penultima prova della stagione 2015.

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